“Le distrazioni alla guida – si legge nella locandina ufficiale –, il mancato rispetto delle distanze di sicurezza e la velocità eccessiva sono la causa di più del 50% di incidenti”. A promuovere l’evento sono stati: l’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Onlus (A.I.F.V.S.), presieduta da Alberto Pallotti, con l’impegno in prima persona della referente Maddalena Panaro, responsabile della sede di Paola (in provincia di Cosenza); il sindacato di polizia C.O.I.S.P., per il quale presenzierà la dottoressa Daniela Fiorito, segretaria provinciale con delega per il sociale ed assistente capo dell’autorità di pubblica sicurezza.
“Vacanze coi fiochi” è promosso e voluto dal sindaco di Cetraro, prof. Angelo Aita, dall’assessore alle politiche sociali, Barbara Falbo, e dal Presidente del Consiglio Comunale, Carmine Quercia, oltre ad essere sostenuto dall’osservatorio sulla legalità.
Durante la serata, i presenti potranno prendere parte ad un percorso stradale che affronteranno con degli occhialini simulanti una guida in stato confusionale.
In questo modo, i cittadini potranno essere coscienti di cosa vuol dire non riuscire più a gestire i propri sensi a causa dell’utilizzo di sostanze stupefacenti o di alcolici.
All’esperimento potrà prendere parte un pubblico di qualsiasi fascia d’età.
Verranno, inoltre, impartite nozioni sull’importanza della cintura di sicurezza e sull’utilizzo del casco.
Un’iniziativa nata direttamente dal primo cittadino: “Il professor Aita ha invitato le associazioni presenti sul territorio presso la sede comunale di Cetraro, in data 3 luglio – afferma la referente A.I.F.V.S. di Paola, Maddalena Panaro –. Per l’occasione, alla sua presenza, dell’assessore alle politiche sociali e del presidente del consiglio, sono state affrontate varie tematiche rilevanti, tra cui la necessità di rendere partecipe la collettività attraverso attività di prevenzione ed educazione.
Tra i vari argomenti trattati, la sicurezza stradale e, nello specifico, le condizioni da attuare affinché si riduca drasticamente il numero di incidenti su piano locale e nazionale. È stato un meeting molto costruttivo poiché tutte le associazioni hanno potuto constatare la piena disponibilità del sindaco, che ha messo a nostra disposizione tutti i mezzi in suo possesso.
Questo spirito d’iniziativa ci ha spinti a fare rete ed a creare unico fronte. Spero sia l’inizio – conclude – di un discorso che possa avere seguito nel tempo”.
È una storia ricca di dolore quella di Maddalena Panaro. Era il 24 settembre del 2013 quando, Carlo Garofalo, marito della referente A.I.F.V.S. della sede di Paola, si trovava nella città di Udine per motivi di lavoro. Nel rientro da una cena, l’uomo fu investito proprio a due passi dall’albergo dove alloggiava da una ragazza 29enne.
La vittima si trovava sul ciglio di un marciapiede e la conducente della vettura era in stato di ebbrezza, con un tasso alcolemico pari al 2.2 superiore alla norma.
Carlo Garofalo, che era in compagnia di un suo collega, venne sbalzato in aria dall’auto ed il colpo preso al collo si rivelò fatale. A nulla valsero i tentativi di rianimazione da parte degli uomini della polizia locale.
“Da quale giorno ho deciso di dedicarmi a questa battaglia – dice la cosentina –. Ho costituito la prima associazione di familiari e vittime della strada nella mia città, che ha sede in un appartamento di proprietà di mio marito e che, attualmente, è ancora attiva. La guida responsabile è di fondamentale importanza, può salvare vite umane. Grazie all’A.I.F.V.S. ho avuto l’opportunità di far parte di un’associazione valida a livello nazionale. Sono felice di portare avanti il progetto legato alla sicurezza stradale insieme ad un gruppo in cui ho trovato sostegno, che mi da l’opportunità di esprimere tutto quello che è dentro di me, tutta la rabbia che provo per aver perso una persona a me cara.
Voglio che l’A.I.F.V.S. diventi, in zona, il riferimento delle famiglie che soffrono per eventi tanto drammatici, quanto, purtroppo, all’ordine del giorno.
Ho spinto affinché il tema sicurezza stradale entrasse nelle scuole, nelle piazze, che camminasse sulle gambe e nella testa delle persone. Siamo seri, onesti e volenterosi di dare consigli positivi alla collettività. Trasmettiamo sensibilità e tanta voglia di vivere quella vita che è stata usurpata ai nostri familiari”.
Alberto Pallotti, presidente dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Onlus (A.I.F.V.S.) che vanta circa 120 sedi in tutta Italia, mostra la sua vicinanza alla causa della signora Panaro: “Nonostante siano pochi mesi che lavoriamo fianco a fianco, Maddalena ha dimostrato e sta dimostrando grande forza, prima, avvalendosi dei riferimenti personali, poi, puntando sulla nostra associazione. Siamo una realtà che nasce da un progetto che concepii personalmente e che ha trovato ampia diffusione sui i social e sulla stampa, che ci sta dando ampia voce.
Iniziative come quelle di Cetraro, per la quale ringrazio personalmente il sindaco Aita, sono per noi fondamentali perché rappresentano una continuazione del nostro operato sul territorio peninsulare. Solo insieme – conclude – si possono combattere le tragedie che si consumano sulle nostre strade”.