Last updated on 29 Agosto 2021
Sarà stata una combinazione, ma proprio mentre Morandi cantava “c’è un grande prato verde dove nascono speranze”, la telecamera inquadrava il volto soave di Anna, la nostra giovane concittadina che, con tanta grazia e bravura, suonava il violino.
Eh sì, la speranza di Anna, in quella magica serata, diventava certezza. La certezza che i suoi sacrifici, e quelli non meno “pesanti” dei suoi genitori, stavano dando i risultati sperati. Ed io, pur non avendo con lei alcun rapporto di parentela, mi sono sentito fiero.
Di quella fierezza che un tempo era di casa nella mia città e che da un po’ di tempo si erano perse le tracce. Senza alcuna retorica, e senza mitizzare fatti o persone, vorrei che le nuove generazioni seguissero l’esempio di questa loro coetanea, liberandosi da quell’apatia che sembra “possederli”.
Certo, in questo percorso è importante la presenza della famiglia, della scuola e di altre Istituzioni. Ma alla base di tutto, cari giovani, deve esserci l’idea che niente vi verrà regalato, e che alcuni traguardi si raggiungono con sacrifici, lottando e sudando.
Abbandonate la filosofia del “tutto e subito”. Ma soprattutto non fatevi tentare dal guadagno facile e illegale che sta “oscurando” la nostra città!
Anna (e non solo) ha acceso una luce. Non spegnetela!
Comments are closed.