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“Un possibile sciacalletto”

Il duro scontro mediatico, con cadenza quotidiana, tra il Consigliere Regionale di Cetraro e il Presidente del Consiglio di Paola, è veramente osceno e raccapricciante.

Ma non interessa a nessuno, per il semplice fatto che ambedue non si rivestono di alcuna autorevolezza politica e istituzionale nella vicenda del “Punto Nascita“ di Cetraro.

Si contendono, con reciproche invettive, qualcosa che esiste solo nel loro immaginario. Non capiscono che, in materia di organizzazione del servizio sanitario nella nostra Struttura Spoke, contano come il due di briscola. Si godano tranquillamente l’estate.

La si smetta, una buona volta, di utilizzare la salute della gente per interessi elettorali!

Il sindaco di Cetraro, finalmente, ha capito, dicendolo chiaramente, che dietro la sospensione delle attività del “Punto Nascita” c’è una forte componente < massonica> che si spende per la realizzazione di un preciso e recondito disegno.

Abbiamo più volte parlato, nei nostri comunicati-stampa e documenti istituzionali, da mesi, di un losco teorema che, lentamente, trova dissoluzione nel depauperamento della Struttura Spoke di Cetraro.

Vogliamo solo aggiungere, alle dichiarazioni del sindaco Aita, che alla < massoneria > vanno strettamente legate le gravi e inconfutabili responsabilità della attuale amministrazione regionale per tutte le cose di sua competenza. Sono, questi, momenti in cui occorre, necessariamente, distinguere il vero dal falso, i vuoti proclami dai reali interessamenti, il millantato credito dalla scarsa autorevolezza. Che nessuno si permetta, oggi, di mettere la polvere sotto il tappeto!

I depistaggi della politica sono, ormai espedienti che conoscono anche i bambini. Nessuno, ragionevolmente, se la può prendere con la Task-Force ministeriale che, con la sua visita ispettiva del 24 luglio u.s., non ha fatto altro che il suo dovere. Non ha rilevato responsabilità attinenti alle procedure sanitarie adottate nel dare assistenza alla sfortunata Santina Adamo. Ha riportato alla luce, al contrario, giuste problematiche, di natura strutturale e organizzativa, che tutti i responsabili dirigenziali, a livello regionale e provinciale,  da anni ben  conoscevano.

Ma che non hanno mosso un solo dito per risolverle. Finanche la Commissione Regionale per l’Accreditamento ha manifestato sdegno, in una sua nota, per non aver trovato niente di cambiato, nel luglio del 2019, rispetto alla verifica fatta nel giugno 2018.

Non ci bastano le improvvise e inaspettate dimissioni, a poco tempo l’una dall’altra, di due Dirigenti Generali dell’ASP di Cosenza! Hanno il dovere di parlare e svelare, se esistono, tutti i misteri legati allo Spoke Cetraro-Paola. Il dott. Sergio Diego, in particolare, in alcune sue esternazioni pubbliche, ha parlato di magagne> in seno alla sanità provinciale, con particolare riferimento di queste alle cause della morte della povera e sfortunata Santina Adamo.

Ne vogliamo sapere di più! Insieme alla questione del P.N., riteniamo che sia  irrimandabile aprire una discussione sulla attuale organizzazione del servizio di Chirurgia Generale nello Spoke!

Non esiste qualcosa di più osceno e demenziale in tutte le sanità del mondo civile. Intanto, il 28 agosto dovrebbe avvenire un incontro all’ASP di Cosenza con il gen. Cotticelli, Commissario Straordinario della Sanità calabrese. Crediamo, secondo la legge, che non tocchi al gen. Cotticelli decretare la deroga e, quindi, rimuovere la sospensione delle attività del “Punto Nascita” di Cetraro. Sarà molto importante, tuttavia, arrivare a questo appuntamento con l’individuazione del Direttore di Struttura Complessa di questa U.O.!

È solo un preciso diritto della Struttura Spoke di Cetraro l’ottenimento della deroga, in base ai suoi requisiti e secondo l’art. 1, del D.M. dell’11.11. 2015! E’ solo un preciso dovere della Regione Calabria provvedere, finalmente, alla nomina del Direttore dell’U.O.! L’attendiamo con fiducia.

Anziché abbaiare alla luna, i soliti sciacalletti politici, subito dopo, potrebbero uscire dalle loro tane. Lo facciano pure, tanto, nessuno più si sorprende dei loro pietosi ululati!

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