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“Tenete il Punto Nascita di Cetraro fuori da Trame Politiche e Burocratiche!”

Il “Punto Nascita” dell’Ospedale di  Cetraro “G. Iannelli” ha, oggi,  tutte le carte in regola per l’immediata richiesta della deroga e la conseguente riapertura, ai sensi del Decreto Lorenzin n.70, del 2015.

La competente Commissione Tecnica Consultiva per l’Accreditamento ha effettuata la sua ispezione, in data 8 agosto, certificando il completamento di tutti i principali interventi tecnici prescritti dalla task-force ministeriale, ad eccezione dell’ individuazione del Direttore di Struttura complessa a tempo pieno, che appartiene alle competenze della Direzione Provinciale dell’ASP e del certificato di idoneità del sistema elettrico, in regime di sicurezza, che deve essere emesso dal Corpo dei Vigili del Fuoco.

Lo stato attuale dell’arte, che riguarda il Punto Nascita, pertanto, è il seguente.  

La II^ Sala Parto è stata adeguata secondo le norme di legge. Si è provveduto ad identificare la Sala operatoria, dedicata esclusivamente alle emergenze ostetriche. La carenza del personale ostetrico può essere sanata con una mobilità temporanea di queste figure territoriali, in ferie dal 1agosto al 31 agosto.

L’organizzazione del sangue è stata definita con apposito protocollo. La stessa visita ispettiva del 24 luglio 2019 ad opera della Task- Force ministeriale non ha evidenziato alcuna anomalia nel comportamento dei dirigenti medici che hanno assistita la giovane e sfortunata Santina. Le linee-guida ministeriali, previste nel trattamento dell’emorragia post-partum, dice la nota ispettiva, sono state perfettamente eseguite. Tutti i medici sono in possesso dei crediti formativi di aggiornamento, così come richiesti dalla vigente legislazione.

Tutto sembrerebbe avviarsi, a tal punto,  verso una veloce trasmissione della richiesta di deroga al Ministero della Salute, secondo la legge Lorenzin, passando attraverso la Commissione Nazionale del Percorso Nascite. Se, nel frattempo, non fosse nata, in data odierna, il problema delle dimissioni del Direttore Generale reggente, dell’ASP di Cosenza, Sergio Diego. Quest’ultimo, in una sua intervista pubblica, ha confessato  di essere stufo delle troppe < magagne > esistenti nella Sanità di sua competenza e scandisce che era evitabile la morte della sfortunata Santina Adamo, solo se le criticità, di cui tutto il comparto sanitario regionale e provinciale era a conoscenza da qualche anno, fossero state colmate al loro prima apparire.

Ossia, qualche anno prima. Avevamo visto giusto! Abbiamo parlato, qualche giorno fa, di trame oscure e intrecci politico-burocratici nel non risolvere speditamente le note problematiche appartenenti al Punto Nascita di Cetraro e nel provocare, per questi motivi, il diniego ministeriale alla proroga. Il dott. Diego dica quello che sa sulle vicende del P.N. di Cetraro! Chiediamo che emergano tutte le responsabilità! A tal punto, solo il Dirigente Regionale alla Sanità, forse utilizzando l’art.18 della Legge Sanitaria Regionale, dott. Belcastro, può avere la prerogativa di nominare il Direttore della Struttura complessa del P.N. di Cetraro!

Lo faccia immediatamente. Non conosciamo la strada dei pannicelli caldi, dell’invito ai toni moderati, del tentativo, fuori tempo massimo,  del protezionismo politico. Se dovesse accadere qualcosa di brutto alle partorienti del nostro territorio, perché costrette a ingaggiare una improba lotta con la natura che, sola, regola i tempi della venuta al mondo di una vita e i rischi del nascimento, di fronte a ritardi di nomine burocratiche e richieste di deroghe, molto gravi sarebbero le colpe degli addetti ai lavori. Non aspetteremmo un solo secondo in più per dare incarico a un  nostro legale, al fine di  tutelate il diritto costituzione alla salute della nostra gente.

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