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Tassa di soggiorno a Cetraro? Area Democratica: “Fermatevi, finché siete ancora in tempo

Last updated on 6 Marzo 2018

Questo è il pubblico messaggio lanciato dai consiglieri di Area Democratica all’Amministrazione comunale che vuole, nella seduta del Consiglio comunale di martedì 6 marzo p.v., approvare il Regolamento per la Disciplina della Imposta Soggiorno.

Questo è il pubblico messaggio lanciato dai consiglieri di Area Democratica all’Amministrazione comunale che vuole, nella seduta del Consiglio comunale di martedì 6 marzo p.v., approvare il Regolamento per la Disciplina della Imposta Soggiorno

È, questa, la sola idea che passa per la mente, a questa Amministrazione, per rendere la gestione delle nostre principali risorse turistiche, ambientali, culturali, infrastrutturali altamente competitiva in un mercato sempre più globale, in continua trasformazione, spietato, soprattutto a livello territoriale?

Adottare una Imposta, che è il più odioso dei tributi in quanto consente un prelievo coattivo di ricchezza del cittadino, ed applicarla alla nostra principale risorsa economica, il Turismo, significa andare contro i più elementari princìpi dell’economia liberale. In tempi in cui, tasse sostenibili ed assenza di imposte vessatorie sono alla base di qualsiasi speranza di ripresa dello sviluppo economico e sociale di un territorio! Qualsiasi sia la consistenza dell’Imposta!

Se qualcuno si è messo in testa che l’acquisto di un pulmino turistico o l’organizzazione di qualche spettacolo musicale, pagati con i proventi che si suppone introitare in chissà quali lunghi o medi tempi, contribuiscano all’innalzamento qualitativo dell’offerta turistica, allora vuol dire che siamo messi proprio male! Il sistema tributario, per sua natura, deve essere conforme al mercato al quale si riferisce. A quale turismo, oggi, si va ad imporre un balzello che, lontano dal determinarne la crescita, serve solo a finanziare la spesa pubblica di questa Amministrazione? A quel turismo che, nella nostra città, trova possibilità ricettive solo in pochi Alberghi, e non di grandi dimensioni?

A quel turismo, forse, cui si riferisce una nostra encomiabile Casa Religiosa di Accoglienza e che presta attenzione, soprattutto, alla sostenibilità economica delle famiglie vacanziere a cui rivolge la suo offerta? Oppure, ai B&B, che fondano i loro profitti solo sulla accessibilità economica dei costi della loro ospitalità?

Ma perché non parlare, al contrario, di progetti finalizzati a sostenere la competitività del nostro Turismo?

Di sostegno pubblico alle iniziative tese ad eventuali realizzazioni di nuove strutture turistiche e ricettive nella nostra città? Capiamo che nessuno è capace, nelle attuali condizioni, di moltiplicare i pani ed i pesci! Ma è, in tal modo, che si può rafforzare ed estendere la nostra offerta turistica? Si va ad imporre un balzello ad una presenza turistica che, oggi, è contenuta, e nessuno può dire il contrario, nel solo mese di agosto. L’unico obiettivo che si raggiunge, con tale bella visione, è che albergatori, suore e famiglie diventino agenti contabili o, meglio, esattori bizantini di un tributo che li rende, tra l’altro, responsabili di fronte alla legge. Tutta la letteratura amministrativa, scritta in sette anni di vita del Dlgs n. 34/2011, dimostra l’assoluta inefficacia di tale imposta sui Bilanci dei Comuni di piccola e media dimensione. Qualche interessante entrata, di natura economica, si è verificata solo in città metropolitane, di alta attrattiva cultura, paesaggistica, vacanziera, inserite in percorsi turistici internazionali.

Non facciamo più parte di questa Maggioranza! Da una parte, come consiglieri comunali, ce ne sentiamo sollevati. Ci saremmo, altrimenti, opposti, con tutte le nostre forze, all’adozione di questo balzello che scrive una delle pagine più brutte della storia della nostra Massima Istituzione cittadina.

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