Si è accasciato al suolo il carrubo millenario di Cetraro, noto per aver dato il nome al noto hotel “La Carruba”

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Si è accasciato al suolo il carrubo millenario di Cetraro, noto per aver dato il nome al noto hotel “La Carruba”
“Alla luce di quanto è successo a Ceramile di Cetraro appena ieri, mi sento un tantino fiero di aver gettato il sassolino nello stagno, a settembre scorso, in occasione dell’intasamento della foce del Triolo. A …
Riceviamo e pubblichiamo il seguente video. Salvo errori, dovrebbe far riferimento al crollo evidenziato anche sulla pagina Facebook del Comune di Cetraro dove è riportato il messaggio: “Per raggiungere la contrada San Filippo e zone …
«È stata evitata una tragedia».
Con queste parole il primo cittadino di Cetraro, Giuseppe Aieta, ha commentato il crollo del tetto di un fabbricato nel centro storico della cittadina tirrenica. Il fatto, avvenuto nei giorni scorsi, ha visto il completo distacco della copertura dell’edificio di proprietà dell’Aterp, l’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica della provincia di Cosenza.
Il plesso in questione, situato in Via Silvio Pellico, era oggetto di ristrutturazione e la copertura provvisoria era stata posizionata in attesa dei lavori. Questi, sarebbero dovuti iniziare a seguito di un finanziamento regionale concesso proprio all’Aterp di Cosenza.
L’agevolazione, però, è stata bloccata e i lavori non sono andati avanti.
Poche ore dopo il fatto, è stata eseguita una verifica da parte dei tecnici comunali e dei Vigili del fuoco. Il sopralluogo ha evidenziato una situazione di grave pericolo, avendo, il cedimento strutturale, causato serie lesioni ai solai sottostanti.
«Avevamo certezza che su quell’immobile sarebbe intervenuta l’Aterp con i finanziamenti regionali – ha sottolineato il sindaco Aieta – ma, ad un certo punto, tutto si è bloccato. Non ci resta che attendere la decisione della Regione per sbloccare il finanziamento, anche alla luce di quanto accaduto. Per questo, ho chiesto un incontro al Presidente della regione Calabria Giuseppe Scopelliti e l’assessore regionale ai Lavori pubblici, Pino Gentile, per capire se ci sono le condizioni per riprendere i lavori, al fine di evitare rischi per i cittadini. Quel palazzo, allo stato, è, infatti, privo di copertura, per cui le piogge potrebbero aggravarne le già precarie condizioni statiche. L’alternativa è evacuare un intero quartiere, che, con l’approssimarsi delle piogge, si vedrebbe esposto a grandi rischi».