Crediamo che l’incontro al vertice, voluto qualche giorno fa dal Commissario Straordinario ad interim dell’ASP di Cosenza, Giuseppe Zuccatelli e al quale hanno partecipato Dirigenti Medici, tecnici, sindaci, consiglieri regionali, abbia segnato una profonda linea di demarcazione riguardo l’approccio alla soluzione delle incancrenite criticità in cui versano le Strutture Ospedaliere degli Spoke provinciali. Il merito va, soprattutto, alla volontà del Commissario Zuccatelli, da tutti riconosciuto come Dirigente umile e disponibile al colloquio, soprattutto competente in materia di organizzazione dei Servizi sanitari negli Spoke territoriali. Il dato più rilevante e, nello stesso tempo incoraggiante, che pare sia venuto fuori dalla riunione citata, è che qualsiasi intervento sulla rete aziendale e relativa organizzazione dei servizi avverrà, a breve, attraverso criteri di assoluta e neutrale valutazione delle singole condizioni strutturali dei Presidi e delle loro specifiche vocazioni, basata su elementi incontrovertibili e inoppugnabili.
Dispiace registrare, tuttavia, come riportato dai quotidiani locali, la resistenza di una concezione prettamente campanilistica della politica sanitaria all’interno del nostro Spoke, che ha inconfutabilmente minato, per anni, l’efficienza dei suoi Servizi più importanti e richiesti dall’intera fascia tirrenica della Provincia cosentina e dell’entroterra circostante. I rilievi posti in evidenza dal Direttore Medico dello Spoke Cetraro-Paola, nello stesso incontro, oltre ad essere reali e inconfutabili, hanno un valore deontologico e professionale verso cui non è concesso, soprattutto ai profani di tale difficile materia, opporsi con la minaccia della denuncia alla Magistratura o chissà quale altra ritorsione.
Perché sia chiaro a tutti!
Se un Direttore sanitario di uno Spoke è chiamato ad illustrare e documentare le criticità e le condizioni delle Strutture Ospedaliere che ricadono nelle sue competenze, lo fa per dovere professionale e nell’ espletamento delle sue funzioni, per le quali percepisce un giusto salario con denaro pubblico. Altri, e completamente diversi, sono i doveri istituzionali di un sindaco o di un sindacalista. Non lo fa per tifo di campanile! Ma per puro senso di responsabilità, che nasce dalle sue competenze e dal suo precipuo compito di garantire, ai cittadini, prestazioni sanitarie perfettamente in linea con i Livelli Essenziali di Assistenza e, soprattutto, con i previsti standard di sicurezza. Se costituisce reato affermare pubblicamente le verità sulla precarietà delle condizioni morfologiche del terreno su cui è edificata una Struttura Ospedaliera del nostro Spoke. E, poi, sulla inadeguatezza dei mezzi e degli spazi necessari a poter contenere il servizio della Chirurgia d’urgenza/emergenza, allora, siamo anche noi Vincenzo Cesareo!
Anche i responsabili di questo Partito vanno messi sotto accusa e denunciati, per aver posto in rilievo, nel mese di agosto, le criticità relative al nosocomio “San Francesco”, solo allo scopo di difendere la salute dei cittadini e valorizzare pienamente i Servizi resi dallo Spoke Cetraro-Paola. Anche l’Ospedale “ G. Iannelli “ ha le sue criticità! Tutta la politica, comunque, ci riferiamo a quella campanilistica e incompetente, è giunta l’ora che faccia un passo indietro. Ha già fatto tanti danni in questi ultimi dieci anni. Si rimetta il tutto nelle mani di quanti svolgono il loro ruolo e le loro funzioni, a livello apicale, nel nostro difficile e fragile comparto sanitario!