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Servizio idrico: “ci vuole una TASK FORCE”

Siamo ai primi giorni di ottobre. In due nostre popolose località, il servizio idrico continua ad essere precario ed occasionale. Non certamente consono alla qualità della vita di una città che, dell’accoglienza, ne fa una delle sue risorse primarie di sviluppo economico e sociale.

Partiamo da un dato, oggi, reale ed ineccepibile! Non c’è il sovraffollamento dei mesi estivi e quello esteso utilizzo del prezioso liquido per colture di ortaggi o altre abitudini voluttuarie.

La contrada San Pietro, escluso un breve periodo, non vede l’acqua, durante il giorno, da aprile scorso! Arriva solo per poche ore durante la notte! La nostra è una testimonianza diretta!

Quello che ci avvilisce e deprime, tuttavia, è un episodio inquietante, di cui siamo stati testimoni, verso la fine del mese di luglio scorso…

Dopo oltre un mese e mezzo di nostre lamentele e denunce, un giovane del luogo, che era andato per quei territori in cerca di origano, riesce a fare il miracolo, invenendo una solare rottura della linea idrica in loc. Acquafridda. Informa il Concessionario del Servizio, che immediatamente interviene a riparare la linea e l’acqua comincia ad arrivare copiosa nella Contrada.

Un giovane del luogo! L’acqua riprende a scorrere nei rubinetti grazie ad un giovane e non attraverso la repressione delle forze dell’ordine allertate dal Comune!

Siamo all’inizio dell’inverno. L’acqua, in quella località, riprende ad essere una merce rara. Lo dico con cognizione di causa, perché in quella località io vivo!

Non sappiamo, poi, se in un’altra nostra estesa ed abitata contrada, le ronde estive della Polizia Provinciale e del Corpo dei Vigili Urbani abbiano prodotto qualche beneficio! Non è dato, a distanza di mesi, di sapere il costo reale di una nuova captazione di sorgente nella citata località!

È in corso, ancora, a distanza di mesi, la rendicontazione dei lavori. Abbiamo, al contrario, altri dati! Attraverso una verifica, fatta in data 05/07/2018, la portata complessiva all’interno del serbatoio, di loc. Santa Lucia, era di circa 3,3/3,5 l/s, a fronte di quella registrata nell’anno 2017 (estate 2017), che era di 1,80 l/s. L’incremento ritenuto valido e produttivo, pertanto, era di 1,5 l/s circa. A settembre 2018, tuttavia, la portata veniva misurata con un incremento di 0,9 l/s rispetto all’estate 2017!

Questi dati inducono una Amministrazione accorta e competente a considerare proficuo ed utile l’investimento fatto, il cui importo ancora non conosciamo?

Mah, non sappiamo cosa dire!

I risultati sono sotto gli occhi di tutti! Cosa fare, nel frattempo? Per prima cosa, l’abbiamo più volte detto pubblicamente, crediamo che sia giunto il tempo di iniziare il percorso del pagamento, a consumo, dell’utenza idrica!

Si rispetterebbero, in tal modo, tutte le disposizioni di legge in materia. Si arriverebbe ad una più equa e giusta contribuzione al servizio da parte dei cittadini. Si dissuaderebbero, per i costi da sostenere, quanti, dell’acqua, ne fanno uno spreco o cattivo uso.

Siamo disponibili, come consiglieri comunali, a partecipare ad una vera e propria TASK FORCE ISTITUZIONALE, che riteniamo ormai indispensabile ed inderogabile, per poter esaminare lo stato dell’arte degli impianti e della rete idrica nelle località dove, cronica e persistente, c’è criticità nell’approvvigionamento.

Una TASK FORCE di subitanea formazione, che si serva di tutte le competenze tecniche disponibili e, attraverso l’indizione di uno stato di emergenza, indirizzi operazioni e risorse finanziarie verso il più vitale e primario servizio reso ai cittadini!

Noi siamo pronti!

Vorremmo poter essere informati, poi, sulla reale convenienza della utilizzazione della sorgente di loc. “Bernardiello”! Abbiamo più volte raccolte le giuste lamentele dei cittadini abitanti in contrade servite da quella sorgente. Come la Fratia, Ceramile, San Martino!

Riteniamo, necessario, infine, che l’eventuale Gruppo di Emergenza, valuti, a distanza di quasi tre anni, la convenienza e la produttività dell’affidamento del Servizio idrico a Ditta esterna!

“La Ditta appaltatrice – leggiamo sul Capitolato Speciale d’Appalto, redatto in data 06/05/2016 – deve garantire, pena la revoca del contratto, la continuità del servizio su tutto il territorio comunale.” “Deve – dice ancora – garantire la piena efficienza degli impianti. È tenuta ad espletare i necessari controlli di routine su tutti gli impianti”. “L’importo complessivo di progetto per l’espletamento del servizio di conduzione impianti, di distribuzione idrica e dei supposti lavori di manutenzione straordinaria alle reti è fissato in Euro 550.000,00, di cui Euro 417.975,74 a base d’asta comprensivo degli oneri di sicurezza pari a Euro 3.370,72 ed Euro 132,024,26 per somme a disposizione dell’amministrazione (per interventi commissionati, eventualmente, allo stesso appaltatore per lavori di manutenzione straordinaria). I lavori ordinari, a carico della Ditta, sono quelli relativi ad interventi, in caso di interruzione della rete, fino a 6 metri lineari. Il costo del Servizio, al mese, assomma ad Euro 11.610,43. All’anno, ad Euro 139.325,56″.

Se fossimo dall’altra parte, senza alcuna esitazione, penseremmo di rivedere questi costi!

Non per alcuna avversità alla Ditta appaltatrice! Rispettiamo e stimiamo molto il responsabile della stessa! Ma, per una sorta di accorta revisione dei costi, in sede di spending revue, dei Servizi esterni.

Anche in riferimento ai risultati che si ottengono, non certamente considerabili lusinghieri.  Se i cambiamenti sono quelli che, oggi, si vivono in loc. come Santa Lucia o San Pietro, alle soglie dell’inverno, allora è meglio azzerare scelte e decisioni che si rivelano in contrasto con le aspettative amministrative che si erano messe in conto!

 

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