“In seguito ai continui e ripetuti disagi provocati dalla mala gestione dell’Asp cosentina ai danni dell’ospedale di Cetraro e della Casa della Salute di Praia a Mare, il sindaco Giuseppe Aieta, coadiuvato dal presidente dell’associazione SOS Praia Francesca Lagatta, indice una manifestazione, pacifica e civile, per gridare la verità e i motivi dello sfascio della Sanità sull’alto Tirreno cosentino”.

Così si legge sulla nota pubblicata nella pagina Facebook ufficiale del Comune di Cetraro.

“Lo smantellamento dei due presidi sanitari – prosegue la nota – continua imperterrito senza tener conto dei bisogni e delle esigenze dei cittadini: ‘Nei giorni scorsi, la tac che l’Asp aveva designato per l’ospedale Iannelli è stata improvvisamente dirottata in un altro nosocomio’ dichiara Aieta.

Quando ho provveduto a convocare un consiglio comunale – continua il primo cittadino – al fine di autorizzarmi a sottoscrivere una esposto alla Procura della Repubblica, ho avuto l’approvazione unanime della città’.

La Casa della Salute corre il grave rischio di rimanere soltanto un’imponente struttura di cemento armato’ aggiunge Francesca Lagatta. E continua: ‘Alcuni giorni fa degli addetti ai lavori hanno perlustrato il reparto del laboratorio analisi. Pare che ci sia l’intenzione di chiuderlo, impossibilitando così il servizio di emodialisi e una diagnosi precoce dei prelievi effettuati al Punto di Primo Intervento. Quello che l’Asp di Cosenza sta facendo impunemente ai nostri presidi sanitari, non era assolutamente previsto dalla riorganizzazione ospedaliera indicata dai piano di rientro. Ci dicano perché ci stanno togliendo il diritto alla vita, senza neppure una spiegazione plausibile.
Ma stavolta i cittadini non potranno subire inermi. I sindaci Giuseppe Aieta e Antonio Praticò, unitamente a Movimenti, Associazioni e Organizzazioni Sociali provvederanno a coordinarsi affinché si svolga – presso il Presidio Ospedaliero di Cetraro – una grande manifestazione per denunciare all’opinione pubblica lo scempio di scelte insopportabili operate dall’Asp contro il diritto alla salute dei cittadini
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