[Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa rilasciato da Rifondazione Comunista – Sinistra Italiana – Centro Democratico]

«L’esito referendario del 4 dicembre, se da un lato ha messo a nudo i limiti del PD e l’arroganza del suo segretario Renzi, dall’altro ha evidenziato la maturità del popolo italiano che di fronte al tentativo di un golpe istituzionale, ha saputo reagire massicciamente per salvaguardare la democrazia nel nostro Paese. In questo quadro di rivoluzione pacifica che ha bocciato sonoramente il governo nazionale e la linea renziana che nel tentativo di “rottamare” la “vecchia” classe politica facendo salire sul proprio carro politici improvvisati, pervenu e trasformisti, ha finito con il rottamare se stesso, si inquadra la disfatta del PD e del suo governatore Oliverio in Calabria, segno evidente che la gente ragiona e non si lascia abbindolare da facili promesse.

Un particolare significato poi assume il 70% dei NO a Cetraro, se si tiene conto che il PD è stato l’unico partito a promuovere iniziative referendarie ed ha avuto dalla sua parte l’Amministrazione Comunale ed il locale consigliere regionale Aieta che probabilmente nell’occasione ha avuto poco o nulla da “vendere”.

Appare poi patetico il tentativo del PD di voler ricucire il quadro politico del Patto Democratico per la Città, caparbiamente avversato in occasione della formazione delle liste per le comunali, dallo stesso partito con una arroganza che fa invidia allo stesso Renzi. Cetraro ha bisogno di chiarezza e non di confusione. È bene che ogni partito svolga il ruolo che l’elettorato gli ha assegnato con l’intento comune di aiutare il nostro paese ad uscire dalle spire del sottosviluppo e del degrado socio-culturale ed economico.

Rifondazione Comunista – Sinistra Italiana – Centro Democratico»