Buongiorno a tutti. Inizio col dire – per chi non lo sapesse – che sono un grande appassionato di cultura hip hop e musica rap. E in passato ho anche scritto e inciso diversi pezzi del genere. Ecco perché, quando ho letto che un rapper di Cetraro avrebbe partecipato (insieme a Sofia Muti, poi, che stimo molto come cantante!), a Sanremo Rock, mi sono detto: “beh, questo lo devo intervistare!”. E dove se non su Cetraro In Rete?! 🙂 Così, ho contattato Ricky e ho scoperto tanto su di lui.
Ve lo presento… buona lettura.
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Benvenuto su Cetraro In Rete Ricky. Iniziamo con le presentazioni…
Ciao e grazie a te… io sono Riccardo, ma per tutti sono Ricky 🙂
La partecipazione a festival Sanremo Rock, una delle kermesse musicali più importanti d’Italia, è un traguardo importante. Come ti senti? È stata dura arrivarci?
Sanremo Rock è un traguardo sicuramente importantissimo di caratura nazionale che auguro di raggiungere a chiunque altro canti o suoni… io peraltro canto poco e rappo tanto. Quando abbiamo deciso di provare con Sanremo Rock io e Sofia onestamente non credevamo di arrivare ad ottenere certi risultati… abbiamo deciso di farlo per fare una semplice nuova esperienza ma assolutamente non credevamo di arrivare a tanto. Invece ci siamo ritrovati a sfidare gruppi e cantanti che venivano da ogni parte della Calabria ed erano uno più bravo dell’altro era impensabile superare qualificarci per le semifinali invece la giuria ci ha premiato e la gente ha iniziato a sostenerci fino a farci raggiungere il premio “Artista Social” che diventa così il nostro primo premio nazionale in quanto uno dei nostri video ha vinto su tutti gli altri contando in meno di 24 ore oltre 3000 visualizzazioni difficile da credere.
Quando e come nasce la tua passione per il rap?
Ascolto il Rap dal 1990 ed è col Rap che trovo la mia “entità musicale” rime e scioglingua mi danno carica combaciando con il mio modo di essere. Per me il Rap non è solo un genere musicale ma è anche uno stile di vita. Il Rap è ribellione senza censura e non è la solita canzone “cuore e amore” il Rap è “vaffanculo e no”. Io abbraccio il Rap perché amo la ribellione e amo dire le cose come stanno, senza peli sulla lingua Cetraro nella ua “entità” è molto Rap di conseguenza essendo Cetrarese non potevo non amare il Rap.
Come nasce la tua collaborazione con Sofia Muti?
Sofia è straordinaria come persona prima e come professionista dopo. Quando la sentii cantare la prima volta rimasi a bocca aperta perché lei non imita altre cantanti lei è se stessa e la sua originalità è palesemente di altissimi livelli, così quando scrissi “Parlo di te” le proposi di fare questo duetto con me. E di lì partì tutto.
Che musica ascolti? Quali sono i tuoi punti di riferimento?
Sono cresciuto con 3 cantanti che mi hanno letteralmente accompagnato dall’adolescenza ad oggi 3 stili differenti 3 generi diversi e 3 persone per cui nutro la massima stima. Ligabue, Max Pezzali e J-Ax. Il Rap italiano ha delle differenze rispetto al Rap del resto del mondo perché ci sono delle particolarità. In ognuno di noi c’è qualcosa (esempio quante persone hanno dentro Albachiara di Vasco?… sicuramente tantissime)..io quando ero ragazzo ascoltavo loro e di conseguenza loro mi hanno insegnato attraverso le loro canzoni tutto ciò che volevano dire… quindi dentro me ci sono finiti anche loro 3 pur avendo generi diversi ma che dentro vivo in un mix che oggi mi auguro possa piacere.
Raccontami di “Parlo di te”?
“Parlo di te” racconta la classica fase di corteggiamento di due persone che si piacciono si vogliono si cercano e quando stanno accanto ad altre persone tipo amici o semplicemente da soli con sé stessi non fanno altro che parlare l’una dell’altro perché si vogliono. Io la scrissi qualche anno fa quando mi stavo frequentando con una ragazza. E onestamente non mi sarei mai aspettato tante gratificazioni, ancora oggi vedere che una mia canzone è su 38 Store digitali di levatura mondiale del calibro di Spotify, iTunes, Shaazam, Amazoon, PlayStore ecc… e che senza avere una grande pubblicità ha venduto oltre 2000 download mi sembra assurdo ma mi gratifica molto.
Potete ascoltare “Parlo di te” su iTunes
Ho letto che hai scritto più di 250 canzoni. Quando scrivi le tue rime? E come ti comporti con la musica? Collabori con qualcuno?
Ho iniziato a scrivere quando avevo circa 11 anni sicuramente perché amo la musica, ma soprattutto perché quando ero piccolo ho sempre avuto la sensazione di non essere ascoltato e allora ho iniziato a scrivere tutto quello che pensavo, sperando di poter essere un giorno, ascoltato da qualcuno. Del resto la vita non ha senso se non la racconti a qualcuno. Raccontarla in rime per me è come un gioco è come una sorta di rompicapo ma quando finisco di scrivere qualcosa è una sensazione che non riesco ad esprimere data la soddisfazione emotiva che trasmette.
In questo momento con Sofia Muti c’è questo progetto su questa canzone, inoltre sto realizzando un album di 20 inediti che si chiamerà “Una vita da Joker” spero di coinvolgere anche altri artisti Cetraresi nel mio lavoro… e col rapper Luca Zingarello in arte Zinga stiamo lavorando su questa linea. Ma ci sono molti altri artisti bravi a Cetraro come Marco Losardo, Massimo Splendore, Graziano Cipolla i tanti altri… I talenti ci sono vediamo se il destino ci darà la possibilità di fare qualcosa insieme… io ne sarei solo orgoglioso.
Grazie mille e in bocca al lupo
Crepi il lupo e grazie a te.
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Vi lascio con il video in cui il grande Max Pezzali augura il meglio a Ricky.
Qui la pagina ufficiale di Ricky su Facebook