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Record in Calabria per uso di cashless con postepay

Reggio Calabria è tra le regioni italiane in cui si evidenzia un maggior numero di PostePay attive, quindi un aumento di transazioni digitali, portando una serie di vantaggi ad imprese e cittadini. Ma a livello europeo l’Italia come si presenta?

Record di Poste Italiane a Reggio Calabria

Le carte di Poste Italiane, le PostePay, hanno raggiunto dei numeri da record in Reggio Calabria e provincia, ma sono all’incirca 215.000 le carte attive a livello nazionale utilizzate quotidianamente per pagamenti e prelievi.

“La rivoluzione digitale intrapresa da Poste Italiane – spiega l’azienda-  ha puntato su un modello di distribuzione omnicanale che vede nella combinazione fra il canale fisico- con la rete più grande e capillare d’Italia – e mondo digitale, un punto di forza e un’opportunità per offrire nuovi servizi e soluzioni agili e innovative agli oltre 540mila cittadini e alle imprese locali di Reggio Calabria e provincia“.

Il servizio cashless offerto dall’azienda abilita ai servizi digitali e favorisce l’utilizzo del pos. Questi strumenti sono messi a disposizione di imprese e cittadini (più di mezzo milione) che ogni giorno ne traggono benefici.

I pagamenti digitali infatti sono portati a sviluppare valore aggiunto e consentono di moltiplicare qualsiasi tipo di business di aziende e imprese.

 

I benefici dei pagamenti digitali e cashless

Molti esperti di economia e finanza espongono costantemente i numerosi benefici portati dai servizi di pagamento digitali e il pos mobile, e fanno notare come in Italia l’educazione finanziaria non sia sufficiente, anche se ad oggi gli strumenti messi a disposizione per informarsi sono aumentati.

Una conoscenza del tema può far comprendere i numerosi vantaggi portati dai metodi di pagamento sopra citati. Questi vantaggi possono essere quelli relativi alla diminuzione dei costi di gestione del contante, alla riduzione dell’evasione, alla tracciabilità dei pagamenti, al disincentivo a comportamenti malavitosi, ecc.

Inoltre, una riduzione di contanti può ridurre il rischio di rapine o furti e può evitare lo smarrimento di denaro fisico. Invece, adottare una modalità di pagamento elettronica e quindi facilitare l’utilizzo di carte di credito o bancomat può favorire i pagamenti e la gestione degli incassi per il negozio o l’impresa.

 

L’uso del contante in Italia

Con la pandemia l’Italia è tra i paesi che ha aumentato di più l’uso del contante. Infatti, come emerge dalla classifica Cash Intensity Index, nel 2021 è salita di quattro posizioni rispetto al 2020, raggiungendo il 29° posto invece che il 33°. Nel 2022 l’Italia è salita di altri 3 punti percentuali, precedento solo la Romania e la Bulgaria.

La strada volta al raggiungimento di una maggiore diffusione del pagamento digitale in una Nazione con una forte tendenza all’uso del contante resta ancora lunga, ma qualcosa sta cambiando. Con gli investimenti del PNRR tale trend, infatti, potrebbe essere ribaltato e generare 800 milioni di transazioni digitali aggiuntive, producendo un controvalore superiore ai 27 miliardi di euro.

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