logo-nuovo“Non vi è dubbio alcuno che occorra contrastare con assoluta fermezza i fatti criminali di quest’ultimo periodo di vita cetrarese. L’atto incendiario e intimidatorio consumato ai danni del Dirigente dell’Unione delle Contrade, MARIO CASTIGLIA e, prima, le azioni delinquenziali a catena (mai come in questo caso termine ci sembra più appropriato), inflitte ad attività commerciali e ad alcuni cittadini, sono lesive della dignità di un’intera Comunità, oltre che dell’impegno profuso dalle forze politiche e sociali” nell’affermazione dei principi di legalità e di contrasto alla delinquenza”.

“Eventi del genere, scriviamo Noi, lasciano l’amaro in bocca a quanti, in quello che avremmo voluto fosse il Paese delle sole Meraviglie, restano attenti “osserv-attori” dei fatti reali. Del resto, lo stesso Don Salvatore Vergara, Pesidente della Comunità Terapeutica “IL DELFINO”, a conclusione del convegno del “Rotary Club Citrarium“, ha sostenuto che “la dimensione culturale ed educativa è la sola speranza per creare una società migliore”.

“E’ così anche per noi del Laboratorio Partecipazione Attiva! Condanniamo con l’oramai, nota e autentica convinzione che ci caratterizza, le azioni criminali e malavitose che lasciano ancora il passato alle porte di un futuro, però, che il nostro Paese non deve più meritare. Perché siamo consapevoli che non basterà soltanto ribadire con fermezza l’intenzione di non tornare indietro, ne’ l’importanza e la necessità di contrastare con immediatezza la possibile escalation di fatti criminali. Occorre fare anche altro. E’ necessario che “il rispetto delle regole, degli altri, e la convivenza civile siano il fondamento della vera democrazia e della libertà di ognuno”, come ha giustamente sostenuto il Sindaco Aita. E a noi piace avvalorare questa affermazione, perchè siamo convinti che “tutto quello che vogliamo combattere fuori di noi è dentro di noi; e dentro di noi bisogna prima cercarlo e combatterlo”. (L. Sciascia).

“Ecco perché crediamo che il modo più efficace per contrastare certe tendenze sociali, o, forse, sarebbe meglio scrivere a-sociali, sia quello di educare se stessi e gli altri, in egual misura, ad una cultura di osservanza delle regole e dei limiti di azione personale, ad una cultura di condivisione dello spazio politico-sociale di cui ogni cittadino è parte integrante e fondamentale. “Mafia e mafiosi si sono evoluti”, ha sostenuto l’Ufficiale de la DIA, dott. Amodio, nel convegno di cui sopra. Evolviamoci anche noi Cittadini! Solo cosi saremo in grado di contrastare il “nuovo “insorgere di un “vecchio” Male!”

R&P