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Ospedale, lettera aperta al Prefetto

Last updated on 25 Febbraio 2017

Riceviamo e pubblichiamo la lettera scritta dal Presidente del Consiglio Comunale di Cetraro, l’avvocato Beniamino Iacovo, indirizzata al Prefetto di Cosenza e relativa alla riapertura del Reparto di Ortopedia dell’Ospedale di Cetraro.

COMUNE DI CETRARO
Ufficio Presidenza del Consiglio

Ecc.mo Sig. Prefetto,

indirizzo a Lei queste poche righe, nella mia qualità di Presidente del Consiglio Comunale di Cetraro, per chiederLe di porre fine con la massima sollecitudine ad una assurda storia, di cui Lei è stato chiamato a scrivere il giusto epilogo dai giudici del TAR di Catanzaro.

Recentemente, infatti, l’Ordinanza n. 1233 del 19.09.2011 della Sez. I del TAR di Catanzaro l’ha nominata Commissario ad acta per l’esecuzione della sentenza n. 89 del 08.02.2010 emessa dallo stesso TAR, rispetto alla quale tanto l’ASP di Cosenza, quanto la Regione Calabria sono rimasti colpevolmente ed inspiegabilmente inadempienti per quasi due anni.

Sua Eccellenza si sarà certo documentato sulla vicenda e starà certamente accingendosi a svolgere il compito che il Tribunale gli ha affidato. Vorrei tuttavia, con la presente, ripercorrere brevemente le tappe di questa storia, che ha davvero dell’incredibile e dell’assurdo e che, grazie all’intervento di Sua Eccellenza, vedrà finalmente, ne sono certo, il giusto esito.

Ciò che i giudici La chiamano materialmente a fare è riaprire il Reparto di Ortopedia dell’Ospedale di Cetraro, illegittimamente soppresso dalla delibera 2838 del 14.07.2008 del DG dell’ASP di Cosenza.

Ciò facendo Sua Eccellenza non rimetterà semplicemente in funzione una corsia d’ospedale, ma rimedierà ad una gravissima situazione di pericolo per l’incolumità pubblica sull’area del Tirreno Cosentino, come cercherò di spiegare in prosieguo.

L’Ospedale di Cetraro ha sempre giocato un ruolo centrale nella tutela della salute dei cittadini di tutta l’area, per via della sua ubicazione e raggiungibilità. Si trova esattamente al centro della fascia costiera cosentina, è raggiungibile dalla SS18, da sud in maniera assai agevole, da nord senza grosse difficoltà ed è dotata di un’aviosuperficie per l’atterraggio e il decollo dell’elisoccorso. Le ambulanze del 118 hanno la loro centrale in questo ospedale, che è l’unico della fascia costiera ad essere dotato di un reparto di Rianimazione e Terapia Intensiva.

Prima che la sciagurata decisione del DG dell’ASP di Cosenza sopprimesse il Reparto di Ortopedia, l’Ospedale di Cetraro era l’unico Dipartimento di Emergenza (DEA) di primo livello della zona, cioè l’unico Presidio Ospedaliero che, in base ai parametri stabiliti dalla legge, era strutturato in modo tale da poter far fronte ai casi di emergenza (incidenti stradali, incidenti sul lavoro, emergenze cardiologiche, ecc), in quanto dotato di tutti i reparti necessari, dalla diagnostica per immagini (TAC, Risonanza magnetica, ecc), alla chirurgia, all’ortopedia, alla rianimazione, che è indispensabile siano allocati nella stessa struttura per poter salvare la vita o, comunque, intervenire tempestivamente ed adeguatamente per tutelare l’incolumità e la salute delle persone.

E’ pertanto evidente che aver soppresso un tassello fondamentale dell’unico Dipartimento di Emergenza della zona ha creato una situazione di pericolo oggettivo e messo a repentaglio la salute e l’incolumità dei cittadini, sicché tale situazione, già troppo a lungo protrattasi, non è ulteriormente tollerabile.

Il Comune di Cetraro ha impugnato quel provvedimento e ne ha ottenuto l’annullamento già da quasi due anni. Tuttavia, sebbene i giudici abbiano ingiunto all’ASP di Cosenza ed alla Regione Calabria di ripristinare il Reparto di Ortopedia, sono costernato nel registrare l’inspiegabile inerzia delle predette Istituzioni, a fronte della quale i giudici hanno conferito a Lei Eccellenza il compito e l’autorità di procedere alla riapertura del Reparto.

C’è dunque un problema di legalità violata, cui Sua Eccellenza è chiamato oggi a porre rimedio. C’è un problema di tutela della salute negata ad un intero territorio in quanto, con la decisione di smembrare l’unico Dipartimento di Emergenza esistente in zona, si è creata una condizione tale per cui farsi male o subire un incidente in quest’area della Calabria è più pericoloso che altrove, in quanto allo stato non c’è nessun Presidio Ospedaliero sul Tirreno che risponda agli standard organizzativi minimi di legge per far fronte ai casi di emergenza.

Nella certezza che Sua Eccellenza, conscio della gravità ed insostenibilità dell’attuale situazione, nonché dell’inderogabilità ed indifferibilità dell’adempimento dell’ordinanza dei giudici, non indugerà oltre a porre in essere tutti gli atti necessari e dovuti, volti alla riapertura del reparto illegittimamente soppresso, porgo i miei più cordiali saluti ed auguro un buon lavoro nell’interesse dei cittadini tutti.

Cetraro lì, 1 novembre 2011

Il Presidente del Consiglio Comunale di Cetraro
Avv. Beniamino Iacovo

 

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