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L’UDC rivendica il diritto alla salute sul tirreno cosentino

Riteniamo la tutela del diritto alla salute un elemento vitale per la comunità del medio-alto tirreno cosentino e dell’entroterra che su di esso gravita; siamo preoccupati fortemente perchè l’assetto attuale della Sanità nel nostro comprensorio non garantisce questo diritto ed espone i pazienti , ma anche il personale medico che vi opera, a gravissimi rischi.

Riteniamo la Politica un servizio alla Comunità e non un aggregato di interessi più o meno opachi : per questo motivo  in vista di decisioni importanti per la sanità sul tirreno cosentino, e ritenendo che la partecipazione dal basso sia fondamentale per indirizzare le scelte verso soluzioni funzionali e condivise, contribuiamo al dibattito con le nostre libere e concrete riflessioni.

Senza voler forzare decisioni che spettano, insieme alle responsabilità connesse, alla regione, ed in particolare al Commissario, Presidente On.le Roberto Occhiuto, che sulla Sanità ci ha messo la faccia e sta combattendo come un leone per risolvere le tante criticità presenti, auspichiamo che quanto prima si approvi l’aggiornamento del Decreto64 (Scura) e si decida finalmente la collocazione dell’area medica o, in alternativa di quella chirurgica nei presidi di Paola o di Cetraro.

La duplicazione di reparti per dare un contentino, senza prendere una decisione strutturale, non va bene perchè non tutela i pazienti e divide le forze mediche in campo peraltro già esigue. A questo proposito, riteniamo però che la collocazione dell’emergenza-urgenza a Cetraro, sia la più funzionale, non per campanilismo, ma per la presenza di requisiti oggettivi: per gli spazi enormi disponibili, per la presenza già ora a Cetraro della Rianimazione, che deve necessariamente coesistere con l’emergenza urgenza , per l’accesso diretto dalla SS18, per la presenza di una elisuperficie sempre disponibile e non vincolata alle straordinarie velocità del vento che si registrano a Paola, e, per ultimo, ma più importante di tutti, per i requisiti di sicurezza strutturale che l’Ospedale di Cetraro garantisce, mentre, come noto, il Rapporto Barberi del 2006 classifica l’area ospedaliera di Paola come area  ad alto rischio in caso di sisma.

Con queste considerazioni dettate solo dal buon senso auspichiamo che si proceda celermente a fare queste scelte, per poter ricostruire, a Paola ed a Cetraro una sanità efficiente, efficace e, diciamo noi anche credibile, perché la gente ormai non vede alternative a rivolgersi al nord per seri problemi di salute.

Buon lavoro a tutti.

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