A volte capita che alcuni eroi dei fumetti ci restino impressi nella memoria perché recano con se una scintilla di verità, verità per noi valida, strada sicura nel tempo di un giorno o nel percorso di una intera esistenza…

ImmagineSono quegli eroi che non hanno super poteri, che non combattono se non con la forza della propria umanità, della propria forza e debolezza, dell’essere costantemente al confine tra la terra dell’oblio ed una canzone cantata così, di notte, pensando che nessuno ci ascolti, mentre passa il solito treno in ritardo, ed in quel momento si spalanca la terra della buona giornata appena trascorsa in compagnia di qualche anima solitaria ma non silente…

Sono gli eroi della parola e della cura dell’anima che restano impressi…

Sono gli eroi del mattino e della sera, le ore nell’attimo in cui i pensieri restano a margine a sono pronti a scagliarsi con la forza di quella strana sensazione nichilista nella quale nessuno ha diritto di saper nuotare ne restare semplicemente a galla…

Sono gli eroi compresi tra legami cellulari che sanguinano se accarezzati con troppa foga, o alcuna emozione…

Questi eroi custodiscono la saggezza di chi conosce la forza delle promesse e la debolezza di non poterle determinare…

Un eroe del genere è stato Fabio e quanto bene alla comunità ha lasciato in eredità? Quante generazioni hanno traversato la soglia lasciandosi dietro il grigio ciarlare di una mentalità perbenista, stucchevole,  violenta, patetica, viziata, corrosa nelle ossa dalla ruggine dell’ignoranza… quanti figli di Cetraro (e non solo Cetraro) sono cresciuti diventando persone migliori, accettando la diversità grazie a chi della diversità ha fatto molto più che uno stile di vita, molto più che una grave  condizione fisica? Quale eredità ha lasciato il nostro eroe? Di quali debolezze andar fieri?