Una giornata splendida con un bel sole e un’alta pressione atmosferica, stabile da un paio di giorni; temperatura di circa 30 gradi e vento fresco con rinforzi in arrivo nel pomeriggio da Ovest-Nord-Ovest; mare calmo ed assenza della fastidiosissima onda lunga che c’era stata nei giorni passati e che avrebbe provocato difficoltà nella conduzione spinta delle barche perché in regata si deve issare su quanta più tela possibile per far andare al meglio la propria barca. Queste le condizioni meteo-marine della giornata di sabato 30 agosto nella quale si è svolta sul litorale di Cetraro la più prestigiosa regata della stagione estiva 2014, ideali per far divertire gli equipaggi e gli spettatori e bagnanti posti sull’arenile di Lampetia.

Sabato scorso quindi si è svolta la quinta edizione del Trofeo Porto di Cetraro – Tyrrenium Lions Cup, organizzata splendidamente da 5 anni, come consuetudine, dalla Lega Navale Italiana sezione di Cetraro in collaborazione con i Lions Club di Cosenza Castello Svevo, i Lions club di Guardia Piemontese – città dei Valdesi ed il Comune di Cetraro.

Si sono iscritte ben 19 imbarcazioni, tutte ormeggiate nel porto di Cetraro; molte altre avrebbero voluto partecipare ma per motivi tecnici o per carenza di equipaggio hanno dovuto desistere. Come novità tra le imbarcazioni iscritte, quest’ anno c’è stata la partecipazione del bellissimo catamarano oceanico Lagoon 40.S2 di Luigi Cavagnoli, poco favorito perché poco agile soprattutto in regate brevi.

Alle 13,30 tutti i membri degli equipaggi si sono riuniti presso la sede della Lega Navale di Cetraro, posta nei pressi dell’edificio della Guardia Costiera, per il consueto briefing, all’ombra di alcuni pini marittimi, necessario per avere le istruzioni di regata.

Hanno preso la parola la dott.ssa Angela Piattelli, presidente dei Lions club di Cosenza – Castello Svevo; la dott.ssa Anna Anselmo, presidente dei Lions club di Guardia Piemontese – città dei Valdesi; poi il presidente della Lega Navale di Cetraro Claudio Conte. Ha ancora preso la parola l’ing. Nicola Clausi presidente di circoscrizione dei Lions club ed infine l’ing.  Salvatore Bencardino presidente di zona dei Lions. Tutti hanno plaudito alla manifestazione, al suo valore sociale e sportivo ed hanno dato il benvenuto ai regatanti augurando loro “buon vento” (n.b.: mai dire buona regata!!!) e augurando la vittoria alla migliore barca ed al migliore equipaggio.

Infine ha preso la parola il consigliere della LNI di Cetraro Michelangelo Ferraro che, avendo in precedenza partecipato alla posa delle boe in funzione della direzione del vento, ha potuto fornire le indicazioni tecniche della regata quali le coordinate delle boe, il percorso ma anche il regolamento di regata e le raccomandazioni per evitare gli abbordi in mare. Ha poi ribadito avrebbe fatto parte della giuria, rinunziando malvolentieri a regatare sul suo bel j24 e che tutte le comunicazioni tra le imbarcazioni e la barca giuria sarebbero avvenute sul canale 72 dei vhf.

Nel frattempo il consigliere segretario della LNI, sezione di Cetraro, Nadia Pugliese ha registrato le caratteristiche delle barche dei ritardatari che volevano iscriversi alla competizione ed ha preso i dati necessari per la suddivisione in categorie e per il successivo calcolo del rating.

E’ stato poi offerto agli equipaggi un piacevole e sostanzioso “aperitivo rinforzato” con stuzzichini vari e prosecco gelato per brindare alla manifestazione e per augurare a tutti buon vento, rallegrando ulteriormente la giornata.

Per tenere conto delle diverse prestazioni delle barche iscritte, le imbarcazioni sono state suddivise in sette classi, a seconda della tipologia e della lunghezza fuori tutto.

Nella classe A partecipavano le barche con lunghezza fuori tutto (f.t.)  compresa tra i 7,00 e gli 8,00 mt (“MANGIAFUOCO – 27’” di Peppe Sbano, “OLIMPUS”, il J24, di Michelangelo Ferraro condotto dal papà Francesco e “AVVENTURA” , il Vallicelli Avventura 701 di Fabio Leporini).

Nella classe B, la più numerosa ed agguerrita, erano comprese ben 7 barche con lunghezza (f.t.)  tra gli 8,00 ed i 9,99 mt (“TAM TAM CUCCY”, il Comet 9,10 plus, di Sergio d’Elia, “BRAMINO” di Ferruccio Rizzuti, “GIOKÒ”, il Comet 9,10  di Corrado Zoccali, “CONTE MAX”, il  Beneteau 320 di Achille Morcavallo, “ALBATROS”, il tarantelle 27’  di Paolo Martini,  “MIZAR”, il dufour 28′ di Stefano Cuzzocrea ed “AUGUSTA III”, il contest 30′ di Luigi Figurato).

Nella classe C partecipavano imbarcazioni con lunghezza (f.t.)  tra i 10,00 e gli 10,99 mt  (“ALIZE” di Giuseppe Piemonte e “ALFA EXCALIBUR”, il Grand Soleil 34  di Rodolfo Rabissoni del Club Nautico della città di Paola).

Nella classe successiva D venivano comprese le barche con lunghezza f.t. tra gli 11,00 mt e i 12,00 mt ( “ALFRAN”, un Bavaria 40′, di Oscar Serafini ed “ANNA” un Sun Odissey 409, di Salvatore Canonaco).

Nella categoria E, Catamarani, vi  erano due barche (il catamarano oceanico Lagoon 40.S2 “JASMINE” di Luigi Cavagnoli ed il più piccolo “ALBATROSS” di Antonio Mantovano.

Una categoria a parte era rappresentata dai motorsailer con un’unica barca, “FURIA”, un Feeling 33, di Walter Anselmucci.

L’ultima categoria era “Speciale Light”, costituita della  barche “NOEMI”, il Micropomo di Massimiliano Bilotta  e “LURIDA” una barca di 7,6 mt recentemente rinnovata, di Paolo Goffredi.

Il percorso previsto era molto tecnico e piacevole, di tipo olimpico in quanto prevedeva nel complesso tutte le andature possibili: dapprima una bolina stretta, poi un lasco ed un gran lasco, ancora una seconda bolina stretta ed infine una poppa piena fino al traguardo. Erano previsti due giri per complessive 6,5 miglia nautiche teoriche. In realtà sono state percorse oltre 9 miglia per tenere conto che nei lati di bolina la risalita rispetto al vento costringe ad un’andatura a zig- zag.

Il tragitto formava dapprima, nel primo giro di boe, “un triangolo” con un cancello di partenza posto all’altezza del ristorante “il Cubo”, una boa “di bolina” situata a circa 1,5 miglia nautiche al largo della torre di Rienzo ed una boa intermedia posta “più a terra”, vicino alla  spiaggia di Lampetia.

Completato il primo giro, e quindi essendo ritornati fino all’altezza del “Cubo”, si doveva fare secondo giro del tipo a “bastone” , ossia risalire nuovamente fino alla boa di bolina e ritornare direttamente al cancello di arrivo con una poppa piena, non tenendo più in considerazione la boa intermedia.

Poiché la boa intermedia era posta più vicino alla costa, per permettere ai bagnanti di godere dello spettacolo delle barche in regata, le boe si dovevano lasciare a destra (è un eccezione alla regola ma consentita dai regolamenti).

All’orario previsto per la partenza spirava una leggera brezza di 8-10 nodi da Ovest-Nord-Ovest, costante e senza salti di vento apprezzabili, che ha consentito ai regatanti di svolgere regolarmente la regata. Il vento poi, durante la competizione ha rinforzato fino a raggiungere ben 14-15 nodi dopo le 18 del pomeriggio, con maggiore impegno da parte degli equipaggi che hanno dovuto mettere a dura prova le imbarcazioni, soprattutto le più piccole.

Alle 15,45 con le segnalazioni usuali ci si è preparati alla partenza della regata; sono stati dati dapprima i 5 minuti, poi il minuto ed infine il segnale di partenza. Le barche hanno quindi cominciato la loro bolina stretta.  Alfran,  Giokò e Tam Tam Cuccy sono state le più veloci a tagliare il traguardo e risalire in bolina. Poi la scelta strategica di costeggiare la spiaggia è stata felice ed ha premiato quanti hanno scelto tale lato; Alfran ha preferito invece di andare al  largo e si è attardato anche perché non è riuscito a vedere la posizione della boa di bolina. Hanno passato la prima boa dapprima Giokò e Avventura, poi Olimpus e Tam Tam Cuccy. E con qualche minuto di ritardo Mangiafuoco ed Anna e gli altri.

Le barche hanno quindi issato spinnaker e gennaker per l’andatura al gran lasco verso la seconda boa e poi al gran lasco verso la boa di poppa. La seconda boa è stata superata dapprima da Avventura e da Mangiafuoco, poi dopo appena un minuto da Giokò e da Tam Tam Cuccy;  successivamente sono passati gli altri, tra l’altro molto vicini tra loro. Nel terzo lato il gruppo dei primi si è sgranato e alla terza boa è passato prima Mangiafuoco poi, ad un minuto, Tam Tam Cuccy e quindi Giokò, poi Alfran, Anna, e Albatros (monoscafo). Il vento intanto ha cominciato a rinforzare con punte di 12 nodi e la risalta verso la boa di bolina è stata più avvincente, consentendo alla barche più boliniere velocità superiori ed il sorpasso di alcune barche. Tam Tam Cuccy infatti è passata prima di tutti superando barche, sia più leggere, sia più lunghe, anche se queste avevano prestazioni superiori.

L’ultimo lato verso il traguardo è stato caratterizzato da vento sostenuto, con punte massime di 15 – 16 nodi che aveva formato un’onda breve e spigolosa con rollio delle barche e salti di vento continui e fastidiosissimi evidenti soprattutto per coloro che avevano issato lo spinnaker. Tam Tam Cuccy è stata la prima a navigare fino al traguardo conducendo l’ultimo lato e prendendo un buon margine rispetto agli inseguitori; purtroppo negli ultimi metri Tam Tam è stata affiancata da Alfran (più grossa e quindi più stabile) a causa del rollio  della barca che ha di conseguenza  fatto sgonfiare più volte lo spinnaker, causando un’improvvisa perdita di portanza e di velocità.

Arrivo al fotofinish con Alfran (di 40′) e Tam Tam Cuccy ( di 30′) appaiate. Solo una foto, scattata dalla barca giuria, ha mostrato che la prua di Alfran era avanti di un paio di metri davanti a Tam Tam Cuccy (qualche decimo di secondo dopo ben 8 miglia percorse!). Poi hanno passato il traguardo nell’ordine Mangiafuoco, Anna,  Albatros (monoscafo), Olimpus, Giokò,  Noemi, Alize, Avventura, Conte Max. Gli altri sono giunti al traguardo dopo il tempo massimo previsto.

Alle 20 appuntamento  in un noto agriturismo della zona, dove c’è stata la premiazione alla quale hanno partecipato la dott.ssa Angela Piattelli, presidente dei Lions club di Cosenza – Castello Svevo; la dott.ssa Anna Anselmo presidente dei Lions club di Guardia Piemontese – città dei Valdesi; poi il presidente della Lega Claudio Conte. Ed ancora l’ing. Nicola Clausi presidente di circoscrizione dei Lions club ed infine l’ing.  Salvatore Bencardino presidente di zona dei Lions.

La premiazione è stata condotta dal consigliere della LNI di Cetraro Michelangelo Ferraro che sulla scorta delle categorie delle barche e sui tempi di arrivo di ciascuno ha stilato una graduatoria di merito. Hanno consegnato ai vincitori i vari premi, con la consueta foto di gruppo,  i rappresentanti del Comune di Cetraro, dei Lions club di Cosenza – Castello Svevo, dei Lions club di Guardia Piemontese – città dei Valdesi, della Lega Navale di Cetraro, del presidente di circoscrizione dei Lions club e del presidente di zona dei Lions.

Bellissimi ed originali i premi che sono stati consegnati ai vincitori per ciascuna categoria consistenti in sculture e bassorilievi in cristallo dello scultore cetrarese Salvatore Abbate. I premi sono stati dati a tutte le barche che hanno partecipato con quadri- bassorilievi in vetro di varie dimensioni, chiaramente più grandi ai primi arrivati di ciascuna categoria. Tutti di notevole fattura e originalità, creazioni del bravo scultore Abbate.

La lega Navale Italiana sezione di Cetraro ogni anno, in questa occasione, assegna un premio a persone che si sono distinte per la loro dedizione e per il loro amore per il mare, in ricordo del presidente Giacinto De Caro che ha condotto la Lega dal 1989 fino al 2006, anno della sua scomparsa, per 17 anni con amore, passione  e dedizione. Un uomo dalla forte personalità  che ha costantemente cercato di diffondere la cultura del mare, l’arte marinara e le attività sportive sia degli adulti che dei bambini; ha sempre avuto uno sviscerato amore per il mare e per la preservazione dell’ambiente marino.  Ha tra l’altro affiancato, nel momento del bisogno, la capitaneria di porto nei soccorsi in mare, uscendo personalmente  in mare aperto per la ricerca di dispersi e per portare soccorso.

Il V premio Giacinto De Caro è stato quest’anno assegnato a Sergio d’Elia di Tam Tam Cuccy per il suo impegno dedicato allo sviluppo della Lega Navale, per la sua passione sviscerata per il mare e per l’ambiente marino. Sergio d’Elia si è distinto anche per i suoi suggerimenti e per il suo fattivo aiuto dato alla LNI di Cetraro per la riuscita di manifestazioni ed eventi sportivi. Alla consegna del premio (un quadro bassorilievo dello scultore Abbate) Sergio d’Elia ha ringraziato, visibilmente emozionato dell’inatteso ed ambito premio.

Dopo la premiazione gli equipaggi si sono intrattenuti fino a tardi per commentare piacevolmente l’evento e le difficoltà incontrate, seduti ad un unico immenso tavolo, degustando una pizza e bevendo una ristoratrice e gelida birra.

Buon vento per tutti e arrivederci alla sesta edizione.