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La scombinata arringa difensiva d’ufficio dell’on. Giuseppe Aieta

Vuol far vedere che, anche lu, è della partita. Da tre mesi e più non riesce a vantare uno straccio di risultato utile in merito alla sospensione delle attività del Punto Nascita e alla ridotta funzionalità dell’UOC di Ostetricia e Ginecologia del nostro Spoke Cetraro-Paola. Lo si vede, sui social, solo entrare ed uscire dalle sedi della sanità calabrese. Non fossero scaduti i fantomatici trenta giorni, a disposizione del dott. Misasi per l’accettazione della nomina,  ancora lo vedremmo accanto al  Sindaco, agli amministratori, al Presidente del Consiglio, ai capigruppo consiliari di maggioranza e ai rappresentanti del sindacato, in qualche stanza del Comune, occupato a scrivere altre lettere d’amore al Primario per pregarlo di prendere servizio.

Ma, è poi politicamente così scorretto chiamare, < allocchi e dilettanti>, i sottoscrittori della famosa lettera passionale al Primario, al quale si chiedeva la grazia dell’immediata presa di servizio? Ma, non si sarebbe dovuto chiedere, per prima cosa, la sua firma sul contratto di lavoro, ben sapendo che avrebbe accettato la nomina solo se fosse arrivata la deroga per il Punto Nascita dal Ministero e si fossero concretizzate, ancora, altre due condizioni? In quale altro modo si possono definire politici e amministratori che non capiscono che era solo una presa per i fondelli condizionare, quella scelta, all’arrivo della deroga, se la deroga stessa dipendeva solo ed esclusivamente dalla disponibilità giuridica del Primario? Come non intendere che la dimostrazione dell’esistenza di quest’ultimo, ad opera della Commissione Regionale per il Percorso Nascita, in merito alla richiesta di deroga al Ministero, costituiva il primo dei punti di criticità rilevati dalla Task Force?

Solo allocchi e dilettanti, quindi, non si sarebbero mai aspettati che il rifiuto non poteva che essere la più naturale conclusione della lunga meditazione del Primario? Ma di cosa parliamo? Sbigottisce e sgomenta, poi, il concetto che l’on Aieta ha di <fronte democratico>! Si informi! Non si può spaccare, un “ fronte democratico” che nella  nostra città, su questa problematica, non esiste!  Al Consiglio comunale di Cetraro non è stata mai data la possibilità di < essere vigile>, come da Lui ha detto, per un altro semplice fatto.

Nè il Sindaco, né il Presidente l’hanno mai convocato, malgrado le nostre continue richieste e accorati appelli. Neanche le porte dell’Aula consiliare sono state dischiuse, per informare i consiglieri dei risultati ottenuti da iniziative prese in assoluta autoreferenzialità dal primo cittadino. Si, il Sindaco non ha mai inteso creare un fronte democratico istituzionale, perché la partita ha inteso giocarsela sempre da solo. Con i suoi gazebo, le sue catene, la sua cartellonistica, le sue lettere passionali, le sue sterili ordinanze!

“Ma ci faccia il piacere”, esimio onorevole!

Piuttosto faccia un consuntivo dei risultati da Lei ottenuti. La  tastiera azzurra, possiede solo quest’arma, continuerà a dire le verità, contro le menzogne, le bugie, le millanterie, le indebite propagande. Perché non viene mai smentito? Sa assumersene, eventualmente, anche le conseguenze di quello che scrive.

Adesso è troppo tardi per fare il < padre della patria!> Adesso è il tempo delle conclusioni! E queste le ha già abbondantemente annunciate e scritte il buon Dirigente Generale del Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria, dott. Antonio Belcastro, nella sua disposizione del 1 agosto 2019. La Direzione Generale dell’ASP di Cosenza, ne deve solo prendere atto e fare il proprio dovere.

Non si dovesse più ottemperare a quelle disposizioni che, in verità, sono solo veri e propri diritti acquisiti? Allora sì, che si tratterebbe di un vero e proprio colpo di Stato! Occorrerebbero, a tal punto, ben altri rappresentanti istituzionali, più avveduti, perspicaci, tosti e, soprattutto, con più alto senso della democrazia e delle istituzioni.

Cetraro 10 ottobre 2019

Il Coordinamento di Forza Italia (Circolo di Cetraro)

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