Non può esserci gioia in un paese in cui i giovani non hanno l’opportunità di mettersi in gioco, di valorizzare i propri talenti. E allora questo rito assomiglia sempre di più ad un feticcio di un passato cristallizzato ed ormai drammaticamente sganciato dalla realtà e che serve solo ad esorcizzare il dramma del presente. E parafrasando una frase di Blaise Pascal, ci viene da dire: «Non essendo capaci di risolvere il problema del lavoro, hanno deciso, per essere felici, di non pensarci, lo hanno semplicemente rimosso».
È ancora il giorno delle rivendicazioni sterili,talvolta anche delle strumentalizzazioni ; ci piacerebbe che questo giorno diventasse il giorno delle proposte concrete, un momento di riflessione comune,una volta tanto, su come superare la crisi e come ripartire. Facciamolo, anche da Cetraro.
Buon Primo Maggio
per l’UDC CETRARO
Il segretario cittadino
Giuseppe Leporini