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Imboccatura del porto, Luciani: “il Flag è a disposizione dei pescatori”

Last updated on 29 Agosto 2021

Il Presidente del Flag La Perla del Tirreno, Gabriella Luciani, interviene sulla questione dell’insabbiamento del porto di Cetraro.

«Le lamentele mosse dalle imprese locali di pesca sono sacrosante! Da più giorni assisto inerme a un rimbalzo di competenze tra Regione e Comune, incontri vari per definire chi e come deve intervenire per mettere in sicurezza l’entrata del porto di Cetraro che, nel frattempo, si chiude inesorabilmente!

Questa situazione di stallo preoccupa, a giusta ragione, il comparto pesca, non solo cetrarese ma dell’intera costa tirrenica, che intravede il grave danno economico qualora non si potesse effettivamente utilizzare l’uscita in mare.

Tirati in ballo tante volte, ma ufficialmente solo osservatori esterni, ritengo, come presidente del FLAG, sia necessario chiarire la nostra posizione.

Che esistesse un problema inerente la rimozione della sabbia dall’imboccatura del porto e che si volesse coinvolgere il FLAG in tale intervento, ci è stato informalmente comunicato dal Comune di Cetraro, in una riunione che ha preceduto quella indetta dall’assessore Gianluca Gallo per il 24.05 u.s. presso la Cittadella regionale.

Nel corso della ormai nota riunione, l’Assessore Gallo e il D.G. Giovinazzo, fortemente preoccupati del danno economico che i pescatori del comparto della pesca tirrenico cosentino avrebbero potuto subire, ci hanno chiesto di valutare nelle dovute sedi decisionali della società la possibilità di intervenire come FLAG.

Assumendomi la responsabilità di rappresentanza legale della compagine, ho ribadito, come già fatto al Sindaco Cennamo nei giorni precedenti, tutta la disponibilità del FLAG ad intraprendere l’intervento, previa richiesta ufficiale da parte dei pescatori, per cui si è deciso nel corso della riunione, che il Comune avrebbe formalizzato la richiesta di intervento al FLAG insieme ai pescatori professionali.

Il giorno stesso ho disposto che la struttura tecnica del FLAG definisse la soluzione in termini pratici utilizzando, non le risorse già in Strategia e quindi destinate ai progetti con i pescatori, ma una parte del rifinanziamento che la Regione ci aveva concesso pochi giorni prima; poche ore dopo mi veniva comunicato che il Comune di Cetraro aveva risolto il problema e rinvenuto risorse atte ad affrontare i lavori.

Nei giorni successivi apprendevo l’inverso e per tanto chiedevo che, oltre al discorrere quotidiano, ci fossero le carte, sia a tutela amministrativa del FLAG che per intraprendere il corretto uso di fondi pubblici perché, ricordo a tutti, che il FLAG utilizza fondi europei e regionali con una finalità specifica, ossia dare sostegno alla pesca attuando una Strategia volta ad aumentare la redditività della piccola pesca costiera, in termini di diversificazione e sostenibilità.

Senza una richiesta ufficiale di intervento in tale ambito, non potremmo a nostra volta ricevere, altrettanto ufficialmente, autorizzazioni per attuare un intervento di lavori definibili “manutenzione straordinaria di area portuale” con la certezza di vederci, in seguito, certificata la spesa.

Diteci cosa dobbiamo e possiamo fare e il FLAG eseguirà le volontà dei nostri beneficiari, i pescatori dell’intera area Tirreno 1, attenendoci alle disposizioni dell’assessorato di nostra pertinenza e nei limiti imposti dalla normativa europea che ci regolamenta».

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