Last updated on 29 Agosto 2021
Il cetrarese Luca Forestiero si è aggiudicato il primo premio nella sezione singola poesia in vernacolo
Si è appena concluso il primo premio letterario dedicato a Fëdor Dostoevskij organizzato dall’Aletti Editore e il cetrarese Luca Forestiero si è aggiudicato il primo premio nella sezione singola poesia in vernacolo o in lingua differente dall’italiano, con il testo intitolato “Sud”.
Prestigiosissima la giuria composta dal Presidente Raffaele Nigro, uno dei più importati intellettuali italiani, narratore e saggista, drammaturgo e poeta, da Giuseppe Aletti, editore, poeta e critico letterario, ideatore del paese della poesia e del Festival internazionale il Federiciano, Alessandro Quasimodo, poeta, autore, regista teatrale da oltre 40, e figlio del Premio Nobel Salvatore Quasimodo e Presidente di numerosissime manifestazioni di carattere nazionale e, infine, Cosimo Damato Damiano, poeta, drammaturgo, regista di fama nazionale.
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Il testo vincitore del premio, racconta del personale rapporto del poeta con la sua terra nonché dei sentimenti di rabbia e di speranza che ne scaturiscono dal vivere la quotidianità in maniera “nascosta” e spesso distante dalla massa e dalle convenzioni. Particolarità del testo è che in realtà si tratta di una canzone. Insomma, versi che abbinati a note e ad arpeggi diventano poesia cantata.
Non è la prima volta che il cetrarese si impone alla ribalta nazionale nell’ambito di concorsi letterari con testi in dialetto cetrarese. Infatti , il 1° aprile 2017 si era già aggiudicato il Premio Internazionale Salvatore Quasimodo, con la poesia “Vientu di lu mari”, testo dedicato alle vittime della mafia, e classificato per ulteriori due anni ne ristretto numero di finalisti del medesimo premio, aggiudicandosi anche il terzo e il quarto posto, nonché menzioni di merito.
Finalista in numerosi concorsi ha poi visto riconoscersi un terzo posto nella sezione musica del Premio Internazionale Maria Cumani.
Tutti i riconoscimenti ricevuti dal poeta e paroliere hanno avuto come fattore comune i temi sociali.