Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, in occasione del Giornata internazionale contro l’omofobia, istituita dall’Unione europea (risoluzione del Parlamento europeo  del 26 aprile 2007), intende sottolineare l’importanza della salvaguardia della dignità umana, come previsto dall’art. 3, comma 1, della Costituzione italiana: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali” e dall’art. 2 e 7 della Dichiarazione universale dei Diritti umani.

Inoltre, il Santo Padre nel suo recente libro intervista intitolato “Il nome di Dio è Misericordia” afferma: “Avevo detto in quella occasione: se una persona è gay, cerca il Signore e ha buona volontà, chi sono io per giudicarla? Avevo parafrasato a memoria – racconta il Papa a Tornielli – il Catechismo della Chiesa cattolica, dove si spiega che queste persone vanno trattate con delicatezza e non si devono emarginare. Innanzitutto mi piace che si parli di ‘persone omosessuali’: prima c’è la persona, nella sua interezza e dignità. E la persona non è definita soltanto dalla sua tendenza sessuale: non dimentichiamoci che siamo tutti creature amate da Dio, destinatarie del suo infinito amore.

Insegnare il rispetto dell’altro è fondamentale per costruire una società più equa e civile e prevenire gli atti di bullismo e cyberbullismo, espressione di ignoranza e intolleranza inammissibili che possono condurre anche alla morte le vittime inermi bersagliate senza possibilità di difesa (uno fra tanti: Jamey Rodemeyer, suicida all’età di 14 anni e tanti altri).

La scuola deve, in quanto comunità educativa, costituire un luogo di confronto, ascolto, mediazione, crescita, dibattito, ma soprattutto valorizzazione delle individualità, con la finalità di contrastare ogni forma di aggressione nei confronti della persona.

Il MIUR ha avviato da tempo azioni volte all’eliminazione di ogni forma di discriminazione; ribadendo come principio imprescindibile dell’azione didattica l’inclusività.

Ogni istituto scolastico deve proporsi come compito prioritario quello di abbattere ogni forma di pregiudizio o stereotipo che possa creare condizioni di disagio e disarmonia sociale negli studenti, futuri cittadini, mediante il dialogo e l’educazione ai Diritti umani.

Tutte le persone hanno lo stesso diritto di vivere libere dalla violenza, dalla persecuzione, dalla discriminazione e dalla stigmatizzazione. La legge internazionale sui diritti umani stabilisce l’obbligo giuridico per gli Stati di assicurare che ogni persona possa godere di questi diritti, senza distinzioni.” (Ending violence and discrimination against lesbian, gay, bisexual, transgender and intersex people redatto nel settembre 2015 da 12 organismi ONU).

R&P