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Gioco pubblico, la nuova sfida è l’innovazione

I due anni che sono appena trascorsi sono stati tutt’altro che semplici. Quanto è accaduto dal punto di vista sanitario ha portato dei cambiamenti a dir poco radicali. I settori che hanno dovuto fare i conti con chiusure, restrizioni e limitazioni sono stati molteplici. E molit hanno dovuto inevitabilmente dare vita a riorganizzazioni e riassetti.

Quando si pensa a mondi che hanno dovuto rivedere alcuni dettagli non può non venire in mente il gioco d’azzardo. A prendere il sopravvento è stato il gioco a distanza, dove la voce grossa la fanno i casinò online. A favorire ciò, oltre ai già citati lockdown, è stata senza alcun dubbio la tecnologia.

Vista quest’importante svolta sono stati tantissimi i brand che hanno deciso di investire e di puntare su quello che può essere chiamato il gambling online. Un esempio può essere rappresentato da tutti gli strumenti innovativi che sono stati implementati nel casinò online di Starvegas. Questa fase di transizione ha dato il via ad una crescita nel lavoro e sviluppo di nuove modalità di gioco, per fornire agli utenti un’offerta molto ampia e che risponde alle esigenze e ai gusti dell’ampia platea di giocatori che mensilmente si collegano a questa piattaforma. Ad agevolare il lavoro di Starvegas e degli altri operatori di gioco regolamentati in Italia sono anche le partnership che vengono instaurate mensilmente con software house emergenti. Dunque appare chiaro ed evidente che la nuova sfida a cui deve far fronte il gioco d’azzardo è quella dell’innovazione. Una sfida che, con l’avvento dell’online, dipende da una regolamentazione chiara ed efficace. Ed è proprio di questo che, già nelle prossime settimane, si potrebbe discutere in Senato. “La legge delega è pronta e su questa si confronterà il Parlamento. L’obiettivo è quello di farcela entro questa legislatura, anche perché sul testo dovremmo avere l’accordo di tutte le forze politiche, visti i temi che vengono affrontare. Il gioco è un fenomeno che esiste e che dunque va affrontato e regolato. Quello che è certo è che non si può pensare al settore, anche al gioco online, puntando a contrastarlo. Le regole serviranno per creare le condizioni per crescere, tutelando però le fasce deboli e senza le distorsioni che proprio perché tali vanno evitate. Il gioco online non va trattato però come quello fisico. Sono due cose diverse. Poi occorre pensare al contrasto alla illegalità e al gioco patologico, senza uccidere il gioco, ma regolamentandolo”, queste le parole del sottosegretario all’Economia Federico Freni, al webinar organizzato dall’Istituto per la Competitività (I-Com) e promosso da IGT dal titolo “Il gioco pubblico alla sfida dell’innovazione. Perché i primi passi sono quelli più importanti.

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