È questo il titolo di ununa nota stampa diffusa ieri dal gruppo politico giovanile di centro destra che replica al movimento Unione delle contrade, puntando il dito ed entrando nel merito del polverone che, in questi giorni, “con toni polemici e anacronistici si spara zero su tutto e tutti“.
“Emarginato è, chi emarginato si sente!” si legge. “Non è condivisibile che un Comitato che si definisce (e si riunisce) esaltando il concetto di ‘Unione’, di fatto si ghettizza in stereotipi che non fanno parte della nostra tradizione, cultura e città, che si è sempre distinta per progettualità e atteggiamenti estranei a concetti ‘ad excludendum’ come abilmente vorrebbero strumentalizzare i componenti del gruppo e i loro sostenitori”.
“Noi condividiamo – continua la nota – la libertà di pensiero, ma non crediamo che i cittadini la pensino allo stesso modo. Perché? Perché gli abitanti sono sempre avanti a chi pensa di saper far politica o vestire i panni del mitico Silvan che puntualmente in prossimità di appuntamenti elettorali prepara nuovi numeri“.
Ci dispiace che nostri concittadini – conclude – pur dir raggiungere obbiettivi, per noi astratti, elaborano argomenti sterili e oltre tutto inconsapevoli della cattiva promozione alla nostra città, attraverso i social, post e quant’altro. Pertanto, siamo convinti che siano necessari dibattiti diretti e risolutivi tra le forze del territorio, perché per noi, il concetto di ‘Unione’ non può essere banalizzato specialmente per attuale fase storica politica ed economica che stiamo vivendo“.