Eppure non si tratta di alzare bandiera bianca, ma di correre in direzione di un universo che può creare mille opportunità di business, fra riduzione dei costi, export, fatturati in rialzo e competitività in aumento.
Ecco perché le aziende italiane, che da questo punto di vista sono ancora indietro, dovrebbero prendere coraggio e compiere questo passo, davvero fondamentale.
Digitalizzazione e opportunità e-commerce per le imprese
Digitalizzazione vuol dire aprirsi alle nuove tecnologie e a Internet, creando ad esempio un e-commerce, ovvero un negozio pronto per abbattere qualsiasi distanza o barriera fisica. È una delle principali opportunità concesse dalla trasformazione digitale, perché permette di costruire uno shop che non chiude mai le proprie saracinesche e resta attivo 24 ore su 24. In secondo luogo, questo sito dà la possibilità di migliorare l’export, visto che è facilmente raggiungibile anche da utenti esteri.
Va sottolineato anche che l’internazionalizzazione, tramite i canali digitali, non risulta soltanto più agile ma anche meno costosa. Questo perché il mantenimento di un e-shop ha dei costi irrisori, rispetto agli investimenti che un’azienda dovrebbe fare per prendere contatto con partner e distributori esteri.
I dati, come sempre, forniscono la prova definitiva della convenienza degli e-commerce. Basta infatti prendere come esempio il report prodotto dall’Osservatorio Multicanalità della School of Management (Politecnico di Milano): l’80% dei consumatori italiani acquista tramite più canali (web compreso), e il 53% lo fa sfruttando proprio gli e-commerce.
Altre informazioni utili sull’evoluzione hi-tech per le aziende
Oggi l’evoluzione della tecnologia ha reso più facile la vita degli imprenditori che vogliono portare la propria azienda sul web. Attualmente, infatti, alcuni operatori presenti sul mercato, come ad esempio Linkem, mettono a disposizione alcune offerte per Internet business dedicate al mondo delle imprese. In questo modo si può avere a disposizione un servizio tarato appositamente su misura per la propria azienda.
Ci sono però anche altri elementi fondamentali che devono essere tenuti in considerazione. Si fa ad esempio riferimento al commercio da mobile, dunque all’intenzione di intercettare i bisogni dei consumatori che comprano tramite dispositivi come i tablet e gli smartphone. Si parla in special modo di un target di acquirenti molto giovane, dato che la fetta più importante di pubblico è nata dopo gli anni 2000.
Non deve dunque stupire che oggi le aziende abbiano capito tutto il peso del mobile e stiano investendo nello sviluppo di app proprietarie, per facilitare la user experience dei consumatori che acquistano da questi device. È una strada quasi obbligatoria, considerando che l’88% dei giovani appartenenti alla Generazione Z ha fatto almeno un acquisto tramite smartphone. Di conseguenza, per rimanere competitivi in questo mercato, bisogna necessariamente creare una presenza massiccia nei canali d’acquisto preferiti dai giovani.