Tiene banco la vicenda del trasferimento della Caserma della Guardia di Finanza di Cetraro. Dopo le controversie mediatiche dei giorni scorsi, è nuovamente l’avvocato Vito Cardiero senior a tornare sull’argomento, rilasciando un apposito comunicato stampa.
«Di trasferimento della CASERMA DELLA GUARDIA DI FINANZA – si legge nella nota – se ne è parlato tanto nel corso della campagna elettorale a Cetraro.
Quando il sottoscritto ha avuto contezza della Delibera di Consiglio Comunale N.16 del 18 agosto 2009 del Comune di Sangineto, che ha disposto la “Concessione in comodato gratuito immobile sito in Sangineto Lido alla Guardia di Finanza di Cetraro”, ha allertato gli amministratori cetraresi (Vedi svariati altri comunicati)».
«Addirittura nel 2005 – continua Caldiero – si è parlato di soppressione della Caserma, mentre oggi si parla invece di trasferimento, cosa ben diversa da quella sostenuta dal Sindaco ed assessori cetraresi.
Ma proprio in questi giorni, in cui è stato invitato il Prefetto a Cetraro, in cui il termometro dell’ordine pubblico si è innalzato improvvisamente ed è stato sbandierato un non meglio identificato “rafforzamento dello Stato sul territorio”, ecco che i nostri eroici amministratori esordiscono laconicamente, rilevando come per la GdF non vi sia più nulla da fare, così come “permangono i timori che il Giudice di Pace venga trasferito altrove”.
«In realtà se l’amministrazione comunale non fa espressa richiesta di mantenimento della sede – sottolinea il Capogruppo P. R. I.– accollandosi l’onere dei locali e del personale amministrativo, restando al Ministero l’onere di pagare il Magistrato e la formazione del personale, l’Ufficio del Giudice di Pace di Cetraro sarà accorpato a quello di Paola.
All’invito di operare in sinergia, rispondo sempre positivamente, così come invito la mia amministrazione a guardare online la delibera N.21 del 31/01/2011 del Comune di Belvedere M.mo, che ha fatto richiesta di mantenimento dell’Ufficio del GdP. E rispondo altresì di aver più volte richiesto, ovviamente invano, sin dall’inizio di questo mandato un “ufficio dell’opposizione”.
Ma, se è vero, come è vero, che la Guardia di Finanza ed il Giudice di Pace stanno andando via da Cetraro, stiamo assistendo passivamente anche allo svuotamento dei migliori reparti – forti di una inutile sentenza del TAR – del ns glorioso Ospedale e rischiamo di far tornare verso Paola anche il Posto di Polizia di Stato.
A proposito – conclude – anche il porto pare si stia insabbiando, mentre la Tessile è già stata insabbiata. Forse per dar posto ad un ACQUARIO. E poi sarebbe il consigliere d’opposizione Vito Caldiero, per la maggioranza, a fare demagogia».