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Cetraro, problema spazzatura risolto a costo zero

Last updated on 29 Agosto 2021

Se non si produce spazzatura, non ne derivano costi, sembra una banalità, ma in realtà è una condizione possibile e attuabile già da domani, e a costo zero; come dire, se manca la causa non c’è l’effetto!

Spazzatura-a-costo-zeroFino ai primi anni ottanta, nelle contrade cetraresi non c’era il servizio di nettezza urbana, i contradaioli, di conseguenza, non producevano spazzatura, o meglio riciclavano quasi tutto.
L’umido, che secondo me è l’elemento che incide maggiormente sui costi di smaltimento, non veniva assolutamente sprecato, buona parte di questi avanzi diventavano cibo per maiali e galline.

Chi non aveva questi animali, li dava ai vicini, ricavandone uova fresche, oppure trasformava questi resti in concime per ortaggi e fiori.

La carta veniva usata per accendere il fuoco, ed eventuali elementi legnosi per preparare salse e confetture, la plastica era poca, mentre l’unica nota dolente era il vetro derivante da qualche bottiglia rotta, che veniva buttato in una rupa, luogo impervio ritenuto inutile.

È innegabile che i terreni ed i corsi d’acqua erano meno inquinati di adesso, quindi se ne può dedurre che quel sistema ecologico a costo zero era nettamente migliore dell’attuale che costa ai cittadini 1 milione di euro (2 miliardi delle vecchie lire!!!) un costo enorme per un servizio scarso che spesso ti costringe a convivere con cumuli d’immondizia e a inquinare il pianeta attraverso discariche e inceneritori.

I cetraresi sono 10.500, circa la metà vive nelle contrade e altrettanti nei due centri, paese e marina. Gli abitanti del centro e della marina attuano la differenziata, mentre nelle contrade va tutto in discarica, non riciclando nemmeno vetro o plastica, e limitando il guadagno che ne deriva.

Detto ciò, diamo un po’ di numeri, i cittadini, attraverso il Comune, spendono:

512,000 € per la raccolta
355,000 € per smaltimento
36,500 € per trasporto
25,500 € ricavo derivante dal 50% dei materiali riciclati.

Se da domani mattina gli abitanti delle contrade cominciassero a usare il vecchio sistema differenziando l’umido dai materiali riciclabili, come plastica, vetro e altro, ecco che come per incanto i costi si dimezzerebbero, perché se a produrre spazzatura è metà popolazione anche i costi diventerebbero la metà!

Inoltre, i materiali riciclati anche dagli abitanti delle contrade farebbero raddoppiare quei 25.500 € ricavati dal riciclo, e se il comune vendesse in proprio quei materiali, ecco che ne deriverebbero altri 50,000 € che sommati diventano 100,000 € risparmiando fin qui circa il 60%.

Ma io sono convinto che si può andare oltre, perché di quei 5mila abitanti che vivono in paese e alla marina, almeno 1000 avranno un giardino o un piccolo appezzamento di terreno dove con una compostiera dal costo irrisorio possono anche loro trasformare gli avanzi di cucina in concime, risparmiando ancora altri 100,000 € e arrivando al 70% di risparmio.

Se poi si vuole arrivare quasi al 100% di risparmio esistono delle macchine JORAKOMPOST 5100 che costano circa 20.000 € e hanno un costo di gestione quasi irrisorio di soli 500 € all’anno tra energia e sostanze aggiuntive, le quali trasformano l’umido in ottimo compost che può anche essere venduto, ricavandone ulteriore guadagni, questa macchina è sufficiente per 250 abitanti e ha una durata di 20 anni.

Con 20 di queste macchine si potrebbero servire i centri abitati, con un costo di circa 500.000 €, che è la metà di quanto si spende in un anno, con la differenza che questo consentirebbe un’autonomia di 20 anni.

Affinché ciò si attui gli abitanti che non producono spazzatura devono avere un ritorno tangibile, e questo processo deve essere accompagnato da tante campagne informative.

Per attuare tutto questo serve solo volontà politica, contratti permettendo, ma qualora i contratti, stipulati tra il comune e la ditta non permettessero questo, si potrebbero comunque fare degli esperimenti, prendendo qualche contrada campione per valutare gli esiti successivamente.

Il progresso avanza, inesorabile, ma non sempre produce effetti benevoli.

Forse bisogna ripensare tante cose!!!

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