È arrivato il momento di capire, senza alcun rimando, se l’intero lembo della fascia tirrenica cosentina e l’entroterra montano ad esso adiacente, abitati da quasi 200 mila cittadini italiani, — si, ITALIANI  — possano contare sui propri rappresentati politici, a qualsiasi livello, a sostegno del loro sacro e inviolabile diritto di godere dei più elementari Servizi Sanitari, che la Repubblica riconosce al suo popolo, oppure, se la stessa abbia definitivamente abdicato alla prepotente volontà di una classe burocratica, dirigente e indisponibile ad assumersi le responsabilità, per le quali viene lautamente ricompensata! Con il presente Comunicato- Stampa, in qualità di consiglieri comunali, intendiamo sottrarci alla schiavitù di quattro imbrattacarte, bugiardi e incoscienti, dopo tante battaglie infruttuose e lasciare ad altri, eventualmente, la passività istituzionale di assistere alla lenta agonia del Presidio Ospedaliero Spoke di Cetraro.

Come se, da misteriose congiure, sia stato applicato ad esso, da tempo, la terapia dell’eutanasia. Da almeno undici anni, in tutt’uno con le propaggini provinciali, –parliamo soprattutto dell’ASP di Cosenza –, superdirigenti venuti da chissà quale galassia passano il loro tempo a non decidere. Nessuno, finora, ha chiesto il rendiconto del loro operato!

Auspichiamo che la Governatrice della Regione Calabria, on. Iole Santelli, i consiglieri regionali Antonio De Caprio, Giuseppe Aieta, nonché i sindaci di Cetraro, Angelo Aita, e di Paola, Roberto Perrotta, insorgano rapidamente e veemente, perché non si può offendere, impunemente, la loro autorevolezza e onorabilità, ad opera di questa  pletora di burocrati, che era ben presente al vertice sanitario, inerenti le problematiche dello Spoke Cetraro-Paola, svoltosi in data  3 aprile 2020, presso la Cittadella di Catanzaro.

A distanza di quaranta giorni, l’unica verità e che non è stato  mosso un solo dito, da lor signori, per riempire qualche paginetta di Deliberazione, riguardante il rinvenimento di 270 mila Euro e l’inizio dei lavori di  ristrutturazione delle due Sale operatorie del “Punto Nascita”, al fine di poter superare le criticità ministeriali e richiedere la deroga per la ripresa dell’attività Ostetrica. Al netto di una nutrita corrispondenza tra Commissari, relativa a chi spettasse assumersi la responsabilità di liberare le risorse necessarie. Eppure, per come concordato e garantito, il tutto doveva avvenire già il giorno dopo!

A tali Lanzichenecchi, e solo a loro, va addossata, al contrario, la responsabilità di una crescita esponenziale del debito e una regressione sistematica dei Livelli Essenziali di Assistenza in Calabria. E, in particolare, nello Spoke Cetraro-Paola!

È solo una vergogna di Stato, questa, che si sta consumando ai danni di oltre 200 mila cittadini!  Una vergogna che diventa ancora più infame, dopo la pandemia in atto e di fronte a tutte le sue vittime. Dopo i soldi pubblici, immediatamente, trovati e spesi per curare i fallimenti di tanti Istituti bancari. Dopo aver giustamente pagato i rapitori, per portare a casa la giovane italiana Silvia Romano. Ed i bambini e le mamme di questa nostra amara terra, non possono avere uguale considerazione? Per quanto ci riguarda, caro Sindaco Aita, puoi cominciare a dar vita, Sindaco Aita, alla colletta pubblica per rinvenire le risorse necessarie a fa rinascere, nel Tirreno cosentino, i bambini e a dare asilo e assistenza alle mamme in gravidanza!

Ciò, non accade dal 4 agosto 2020! Sindaco, questa vergogna di Stato non possiamo tenercela solo alle nostre latitudini! Mettila a conoscenza dell’Avvocato del Popolo, il Premier Giuseppe Conte. Al nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Dai, incarico ad un legale, ne hai pieno diritto, per denunciare queste palese violazioni ai diritti dei Bambini e delle Mamme, alla Corte Europea! Subito dopo, gli eventuali responsabili di queste omissioni d’Ufficio e Interruzione di Pubblico Servizio, vanno denunciati alla Procura della Repubblica di Paola. Per intanto, in mancanza di qualsiasi positivo riscontro alla presente, in tempi brevi, annunciamo allo stesso Sindaco le nostre dimissioni da Consiglieri comunali. Non è assolutamente accettabile che in un comparto amministrativo così importante e vitale dello Stato, ossia nell’Azienda  Sanitaria Provinciale di Cosenza, continui ad essere messo sotto i piedi, in modo sempre più pervicace, lo Stato di Diritto!

Comunicato stampa Circolo di Forza Italia Cetraro