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Cesareo, la pulizia del litorale e il silenzio che regna sovrano

“No, non è il titolo di una fortunata fiction di Raiuno, ma una delle tante storie paradossali che succedono in Calabria, una Regione che, a parole, tutti dicono di amare. A parole, appunto. Dunque, succede che un assessore, raccogliendo alcune segnalazioni di cittadini che lamentavano la scarsa pulizia del litorale, scriva una lettera al presidente della Cooperativa che, pagata dal Comune, dovrebbe occuparsi di quel servizio.

Una lettera pacata, con cui l’assessore invitava il presidente di quella Cooperativa ad un normale controllo. Una volta spedita la lettera, l’assessore la pubblica su Facebook per rendere edotti quei cittadini che aspettavano una risposta alle loro legittime e veritiere segnalazioni. Di contro, un dipendente di quella cooperativa, con un commento visibile a tutti, apostrofava l’assessore con la seguente frase: Invece di scrivere stronzate, controlli altre disfunzioni!

Proprio cosi. Bene in qualsiasi altra Azienda, pubblica o privata, quel dipendente sarebbe stato quanto meno ammonito. E invece niente! Nonostante l’assessore avesse avvisato dell’accaduto il sindaco (che in altre occasioni molto meno gravi avvertì il bisogno di mettere in campo una difesa d’ufficio a favore di altri assessori), e i colleghi di giunta, il silenzio regnava sovrano! Come mai, potrebbe chiedersi qualcuno?

Forse quel dipendente, essendo un portatore di voti, ha acquisito lo “status” di intoccabile? O quella condizione gli derivi dal fatto che tra i suoi “supporters” del web ci siano personaggi “autorevoli” di altro tipo?

Quien sabe, direbbero in Mexico. Di sicuro c’è che quell’assessore sui valori effimeri del potere e della gloria (o vanagloria), farà prevalere quella virtù che ai giorni nostri è diventata merce rara: la Dignità!”.

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