La requisitoria del pm Cerchiara davanti alla Corte d’Assisi di Cosenza non ha lasciato alcun dubbio. La richiesta è della pena all’ergastolo aggravata dalla continuazione dell’uso dell’arma, diminuita per la richiesta del rito abbreviato.

Il 16 febbraio di un anno fa la Corte di Assise aveva accolto la richiesta del giudizio abbreviato condizionato dell’imputato rappresentato dagli avvocati Sabrina Mannarino e Giuseppe Fonte. Per gli inquirenti il quadro indiziario fu sin da subito chiaro anche in merito alla stessa confessione compiuta da Di Profio sulla scorta di un momento di raptus perché lui riteneva l’ex cognata la causa della fine del suo matrimonio. Il medico avrebbe preso in carico le vicissitudini della sorella e appoggiandola nella sua decisione di separarsi dal marito. La vittima insieme al marito provvedeva anche al sostentamento dei nipoti. Da qui, l’odio nato da parte del Di Profio nei confronti dell’ex cognata da portarlo a colpirla più volte fino a determinarne la morte.

La Corte ha fissato ulteriori due udienze in cui discuteranno le parti civili e la difesa. Nell’ultima udienza è prevista la sentenza.

 

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