“Con questa mia idea voglio contribuire ad avanzare una proposta utile a risolvere l’annoso problema della carenza d’acqua nel nostro Comune, in special modo nelle contrade ed in particolare nel periodo estivo”.

canone-AcquaInizia così la lettera inviata alla Redazione di CiR e firmata “Benedetto Guaglianone, già sindaco di Cetraro“.

Non sono interessato alla ricerca di responsabilità alcuna – scrive Guaglianone – né passata, né presente, ma l’idea che avanzerò è solo finalizzata alla ricerca di soluzioni possibili capaci di evitare tanti disagi ai nostri concittadini.

L’idea-proposta è quella di captare sorgenti d’acqua in profondità e mediante la realizzazione di pozzi utilizzare il prezioso liquido così ricavato ai solo fini irrigui e non potabili.

Tale intervento da estendere in tutte le contrade affette da carenza idrica non necessità di esorbitanti costi e comunque le risorse finanziarie si possono rintracciare nelle pieghe del bilancio comunale o con l’accensione di un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti. A tal proposito se si volesse procedere con urgenza si potrebbero  destinare a tale scopo le somme già disponibili ma attualmente allocate in bilancio per la costruzione della chiesa alla marina di Cetraro.

Ritengo si tratti di scelte di priorità, esiste già una Chiesa alla marina (colonia S.Benedetto) e comunque in ogni caso delle risorse economiche necessarie alla costruzione della nuova Chiesa si deve far carico il Clero e non il Comune”.

“Confido –  conclude – nel fatto che detto mio contributo venga accolto positivamente e serva ad aprire un confronto anche con altre idee e soluzioni, con il solo fine di risolvere l’annoso problema della carenza idrica che affligge tanti nostri cittadini nell’esclusivo interesse della collettività.

Benedetto Guaglianone, già sindaco di Cetraro”.