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Area Democratica: “Non vi sembra che sia giunta l’ora di finirla”

Non vi sembra che sia giunta l’ora di finirla, cari governanti, con questa orribile messinscena di una crisi politica ed amministrativa che, da circa venti giorni, sta tenendo prigioniere le Istituzioni ed in stato di abbandono la nostra città?

La crisi è sola una vostra oscena invenzione politica! Ripresa da rituali della prima Repubblica, che si riteneva appartenessero solo al ricordo di pagine di storia politica, non certamente, esaltanti. Si ritengono tuttavia, nelle vostre menti distorte, ancora funzionali al raggiungimento di obiettivi strategici che nulla hanno a che fare con il bene della città.

Anche una educanda, al primo giorno di scuola, riesce a comprendere la miseria delle vostre trovate! La finzione della crisi, per prima cosa, trova terreno fertile nella vostra soppressione dello stato di diritto che appartiene a chi rappresenta le Istituzioni. Tutti i canali istituzionali, che avrebbero potuto consentire una più che naturale interlocuzione tra i detentori del potere e quelli che lo controllano, sono stati da tempo prosciugati.

Neanche la richiesta di un Consiglio Comunale urgente, su problematiche esclusivamente di natura amministrativa, a firma di sette consiglieri delle minoranze, viene presa in considerazione. La vostra presunta e propagandata crisi politica ed amministrativa, come parola d’ordine, deve correre solo sul filo del web o attraverso la carta stampata. Al riparo da qualsiasi confronto o contradditorio consiliare. Il Consiglio Comunale, come nelle migliori dittature, non deve immischiarsi in fatti che sono solo < cosa vostra >!

Quali sono le ragioni per cui il Sindaco taglia la testa, con un solo ed improvviso fendente, a quanti di voi assessori non vi siete autonomamente dimessi e rimasti, al contrario, remissivi e silenti al vostro posto?

Viene azzerata una Giunta, senza alcun movente di carattere politico ed amministrativo e nessuno di voi ritiene di sprecare una sola parola all’indirizzo della città e del vostro elettorato, al pari delle vostre referenze partitiche o movimentali. Tutti voi assessori avete ricevuto il plauso pubblico del Sindaco, per le vostre capacità gestionali ed attestati, ancorché univoci, da parte dell’intera Coalizione, per i risultati mirabolanti conseguiti nel corso dei quasi quattro anni di consiliatura. Complimenti!

Ed, allora, perché non procedere ad una più che naturale surroga, ammesso che tutti voi avreste accettato una eventuale esclusione dal posto di comando e dai relativi privilegi? Ma, non ritenete che tenebre minacciose si addensano, sempre più, sugli eventi che vi vedono coinvolti, anche in relazione al fatto che l’azzeramento sia avvenuto immediatamente dopo le misteriose auto-dimissioni del vicesindaco socialista e del Presidente socialista del Consiglio, su decisione del loro partito? Vi siete spiegate le ragioni? Che connessione può esistere, cari amministratori, tra i due avvenimenti? Non credete che ci sia una logica chiara e trasparente che, tuttavia, molti di voi ignorano?

Il Sindaco, pensate che agisca secondo una sua esclusiva volontà o si rende esecutore di ordini occulti? Né delle volontarie dimissioni del vicesindaco, né del Presidente del Consiglio, tuttavia, esiste alcuna traccia in qualsivoglia Atto pubblico, sia pure a firma del Sindaco, e depositato al Protocollo del Comune. A futura memoria, se non altro, delle Istituzioni e per diritto di conoscenza da parte dei consiglieri. Che sia stata, solo, una finzione? Il nostro auspicio è che l’Ente, almeno, si arricchisca con la sospensione delle vostre indennità! Ma, diteci, di quale crisi si continua a parlare, ancor più, di fronte alle tronfie e numerose dichiarazioni del Sindaco che assicura, alla città ed al mondo intero, di avere la maggioranza?

Senza alcun se e senza alcun ma! Non ci è dato di sapere, altresì, di alcuna forma di vostro ribellismo ideologico di fronte alla decisione monocratica, da parte del capo del governo, di cambiare, nell’ultimo anno di consiliatura, il profilo politico della vostra Coalizione civica. Sicuramente, ognuno di voi ha accettato di cambiare casacca e di professare fede <progressista-riformista>! Ma, illuminateci se credete! Siete stati voi a consigliare il Sindaco a portarsi, con le vostre ex poltrone ormai libere, all’appuntamento con il maggiore partito di sinistra cittadino, che vedete sedere di fronte a voi tra i banchi dell’opposizione?

Un semplice confronto su possibili tematiche comuni, come nel mandato esplorativo che voi stessi gli avete assegnato, proiettate verso futuri e lontani impegni elettoralistici, cosa può entrarci con assetti amministrativi ben solidi e di così alta definizione, che voi avete contribuito a solidificare negli anni trascorsi.

Ma vi siete interrogati su quale senso può avere il misurare e congiungere ideali e visioni politici sovracomunali, usando l’ostentazione di poltrone libere e disponibili? Attenti che siete caduti nel tranello! Le poltrone libere sono servite all’eventuale sostituzione di qualcuno di voi. Una crisi di governo, quindi, non sussiste nei fatti! E’ solo una patetica e puerile invenzione, alla quale avete collaborato.

Funzionale, unicamente, ad altri non troppo oscuri disegni che, niente hanno a che vedere, con gli interessi di una città che deve essere, in qualche modo, amministrata! Non potete negare di essere stati messi al servizio delle finalità elettoralistiche di un potere politico forte, nonostante qualche vostra riconosciuta remora di natura ideologica! E’ più forte in voi, non potete nasconderlo, il richiamo di un nuovo posto al sole! Non tediateci con la consumata metafora del < bene per la città> e del <senso della responsabilità>!

Non pensate di essere consenzienti comparse di una farsa oscena, se non di una vera e propria tragedia? Nella città a cui tenete tanto, nel frattempo, non si riesce a garantire, neanche dopo le feste estive, il bene primario dell’acqua? Visitate San Pietro, Santa Lucia, Citino e vedrete con i vostri occhi! Fate in modo, cari amministratori, che il vostro Sindaco-esploratore, se gli è rimasto ancora il senso della responsabilità istituzionale ed un minimo di rispetto per i diritti dei consiglieri comunali, soprattutto il bene della città, non si presti ancora al servizio di logiche che non gli sono mai appartenute, per formazione ideologica, per comportamenti etici, per spessore culturale. Spronatelo a ritrovare un deciso sussulto di dignità e a non esitare un solo istante a portarsi in Consiglio ed a riferire, in quella sede, cosa sta succedendo nel governo della città. Quale luogo ed occasione migliori per chiedere un attestato di fiducia a tutti i consiglieri comunali. Scomparirebbero, a tal punto, sospetti contro le persone. Pregiudizi, infamie, ipocrisie. Non ci sono altri approdi, credeteci, per una navicella che, oggi, naviga in acque tenebrose e senza alcuna onorevole rotta!

 

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