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Area Democratica: “Non ci sono più “i cretini di una volta”!

Con la puntualità cronometrica usata da quanti ordiscono una congiura, ancora una volta, nella serata di ieri, un illustre onorevole del luogo ed il tetragono ed impenetrabile Partito del Garofano Rosso hanno sferrato un ennesimo attacco concentrico, di natura mediatica, all’indirizzo di Area Democratica, colpevole di essere una forza politica di centrodestra e, quindi, infedele al loro fondamentalismo progressista e riformista. Si accreditano, ambedue i soggetti, come portatori sani di dialettica e di correttezza politica e di morbosa passionalità per il bene del paese!

È tipico di tutti i regimi, al contrario, annoverare gli avversari come i contaminatori della pace sociale e gli untori dell’odio sociale. I fautori di strumentalizzazioni personali, Gli istigatori dei princìpi immorali ed antisistema! Non si smentiscono mai! Nessuno, pur nell’asprezza della contesa politica, si era spinto, finora, alle minacce verbali ed alle volgari boiate, utilizzate per intimorire le azioni altrui o distruggere la dignità delle persone! La vera dignità! Ebbene, noi rispondiamo, in modo fermo e deciso, che continueremo a camminare scalzi, perché sul nostro cammino non abbiamo seminato chiodi, signor Partito Socialista! A differenza di altri!

Se si è in grado, poi, il “tonto politico mal riuscito”, dica, al mondo intero, di quali prebende e favori avremmo goduto, nel passato, da parte del “potente” di turno. Di cui si è ammesso, infine, di essere il “fanatico lanzichenecco”!

Prima che dal popolo, costoro saranno spazzati via dalla loro stessa supponenza, dalla loro arroganza, dalla loro perfidia culturale! Sono, solo loro, le menti e gli esecutori del fallimento di questa surreale amministrazione comunale e di chi la guida!

Per intanto, solo per interlocuzione forzosa, di natura politica, visto che non si dice, lo diciamo noi, in modo chiaro e fermo, che l’onorevole locale, di matrice pidiessina, non ha alcun merito nell’elezione di questo Sindaco e nella vittoria della Coalizione Nuovo Patto per la Città!

Il suo Partito, nelle elezioni comunali del 2015, era dall’altra parte! Ha perduto! Incontestabilmente, limpidamente!

Inconsistente e scarso è stato, di fatto, il suo contributo alla causa del Partito Democratico, in quel contesto storico!

Oggi, ci si accorge che il PD è il Partito di riferimento, nel mentre, quest’ultimo è stato dignitosamente ed onorevolmente al suo posto, da quasi quattro anni, tra i banchi dell’opposizione.

La parola d’ordine, “categorica ed impegnativa per tutti”, nel frattempo, è quella di separare, con la forza dell’ideologia, il Partito Democratico da Area Democratica e da Uniti per Cetraro. Perché? Perché stanno bene insieme all’opposizione consiliare.

Sono decisi e coesi nell’azione di controllo istituzionale. Accomunati da una visione condivisa della politica amministrativa e da uguali princìpi etici e morali. La legislatura, comunque, si deve salvare a qualsiasi costo!

Perché l’esercizio del potere è strettamente funzionale alla vittoria regionale!

Il Sindaco, fulminato dalla fede progressista ha già abbandonato, da tempo, il suo datato “movimentismo”. Ha definitivamente cancellato, dalla sua memoria, che si trova su quello scranno, anche e soprattutto per i quasi quattrocento voti di Area Democratica!

Non sono, veri i voti, del democratico onorevole!

Se fossimo stati ancora al nostro posto, – al diavolo il civismo –, il Sindaco ci avrebbe cacciati fuori! Per la coerenza di oggi! Non sappiamo! Forse per la sua subalternità!!!

Sì! Perché abbiamo commesso il sacrilegio siamo di centro destra! Sono stati gli altri! Quelli che vorrebbe, oggi, introitare, a perorare, un bel dì, la sua candidatura!

Ad aiutarlo a vincere le sue elezioni! Complimenti, sig. sindaco! Contribuisca pure a dare la Presidenza del Consiglio al suo prossimo partito! Al Partito Democratico!

Quest’ultimo, ne siamo sicuri, per la sua estrema dignità ed onestà, glielo ritirerà addosso. A lei ed a tutti i suoi sodali! Intanto, la nostra preoccupazione per una città che lentamente si scioglie, è che in essa, in questi tempi, c’è stata una vera e propria svolta antropologica.

Non ci sono più “i cretini di una volta”!

“Oggi, ci sono cretini adulterati, sofisticati! È ormai difficile incontrare cretini che non siano intelligenti. Ed intelligenti che non siano cretini. Dateci i bei cretini genuini, integrali di una volta. Come il pane di casa. Come l’olio ed il vino dei contadini” (Leonardo Sciascia).

Di questi ci dobbiamo accontentare, purtroppo! Nostra amata città!

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