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Aieta a Braile: avrebbe dovuto utilizzare più prudenza!

Last updated on 25 Febbraio 2017

Carissimo Prof. Braile,

stupisce molto la Sua nota su Cetraro In Rete e ancor più il suo velato risentimento su una questione che – vista la Sua sollecitudine a fare continuamente pagelle – dovrebbe renderLa lieto e felice. Quello non solo era un muro della vergogna, ma era anche il segno del degrado e della decadenza della città. Ed è andato giù come tanti altri muri materiali e immateriali. Ciò che Le sfugge è che erano i cittadini a chiederci di abbatterlo perché stanchi di avere un’area vasta lasciata abbandonata all’incuria e al degrado. Si chiama riqualificazione urbana quella che centinaia di cittadini ci chiedevano. E l’abbiamo realizzata!

MurodellavergognaLa Sua nota è legittima ed io rispetto il Suo pensiero e non replico mai alle Sue continue lezioni. Ma se mi permette, non sono disposto a concederLe di interpretare il mio pensiero, né le mie intenzioni. Lasci stare la Famiglia Lucibello, di cui ho immensa stima e rispetto, e non la trascini in una discussione in cui Lei e solo Lei ha voluto trascinare.

Non Le consento di mistificare le mie intenzioni, né di utilizzare il Suo risentimento manifesto verso di me coinvolgendomi in un dibattito che solo Lei ha distorto e strumentalizzato, trascinando il nome di un famiglia perbene in pasto a commenti che, a seconda delle parti, saranno tra loro contrapposti. Anche perché ciò che interessa davvero i cittadini è che al posto di muri cadenti e degrado urbano, oggi sorge una bellissima Piazza della Solidarietà Veneto- Trentina. Infine, col rispetto che Le porto, mi lasci dire che la Sua è stata davvero una sortita di cattivo gusto che poteva risparmiarci. E Lei, che è una persona perbene, come dimostra la Sua storia familiare e personale, doveva utilizzare più prudenza.

Niente di personale!

Cordialità.

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