Buongiorno, la lettura dell’interessante post ‘A chiesiella d’ ‘a porta ‘i mari , curato dal prof. Gino Leporini, ha suscitato in me qualche ricordo. Rammento che quel rischioso e azzardato passaggio attraverso lo scavalcamento del ponte ferroviario sull’Aron per raggiungere la riva de ‘I Mulini’, era una consuetudine praticata da molti per ovviare al guado del torrente. Purtroppo ricordo che, durante gli anni Sessanta (non so in quale preciso anno), un giovane studente ci rimise la vita proprio perché ha tentato di bypassare il fiume a mezzo di tale pratica. Erano altri tempi e le norme di sicurezza, in tutti i campi, venivano ignorate o erano del tutto inesistenti.
Per tornare all’avvincente racconto del prof. Leporini, vorrei rammentare ai lettori di Cetraro In Rete che nel febbraio 1995 è stato dato alle stampe, ad opera dell’Istituto Statale d’Arte di Cetraro, un significativo saggio dal titolo La chiesetta dell’Annunziata e la Marineria di Cetraro. La pregevole opera sulla chiesetta in parola, distribuita in sordina allora e di cui custodisco una copia nello scaffale di “cultura cetrarese” della mia biblioteca di casa, è un pregevole lavoro che, in una ottantina di pagine e foto a colori, illustra in maniera veramente dettagliata e professionale genesi, ubicazione e struttura della vetusta “chiesiella”. Se l’opera è approdata a tanto, non dobbiamo dimenticare che alla fatica operata dall’ISA, allora guidata dal compianto preside prof. Raffaele Crudo, ha dato un contributo significativo l’esimio storico prof. Leonardo Iozzi, di cui il libro riporta un’appendice di una quindicina di pagine dal titolo “Le chiese di Cetraro (notizie storiche)”.
A beneficio di quanti vogliano approfondire le conoscenze sull’argomento, eccovi alcune immagini relative all’opera dell’ISA e all’antico manufatto.
Cordiali ossequi.