50 sfumature di grigio: scene hot, forse troppo hot. Nei cinema preservativi e sex toys

“Hot” sì, ma forse non troppo hot. Sicuramente, se ne fa un gran parlare. In ogni caso, la campagna marketing del film più atteso dell’anno, 50 sfumature di grigio, sta funzionando. Non solo per il passaparola online, ma anche per gli articoli che, giorno dopo giorno, vengono pubblicati da giornalisti e blogger.

Uscito nelle sale il 12 febbraio, l’adattamento del primo capitolo della trilogia hot scritta da E.L. James ha già polverizzato i record al botteghino. Lo si deve, molto probabilmente, alle scene hot, al fatto che negli Stati Uniti e in Gran Bretagna sia stato vietato ai minori di 17 e 18 anni e che, nel Belpaese, molte sale siano chiuse ai minori di 14 anni.

cinquanta-sfumature-di-grigio-scene-hotTuttavia, parlando del film in sé, i giudizi non sono affatto lusinghieri, soprattutto da parte della critica: è poco sexy, rispetto al libro molto più hot, ed è poco realistico. Nonostante ciò i cinema sono pieni e se ne continua a parlare. E poi, c’è addirittura chi va oltre.

Il Messaggero, ad esempio, che oggi, sotto il titolo “Cinquanta sfumature di grigio, la denuncia: nelle sale preservativi usati e sex toys”, riporta una notizia particolare. Pare infatti che, in alcune sale inglesi, le scene hot del film siano state replicate dagli spettatori. «Sembra che i dipendenti di alcune sale cinematografiche inglesi – scrive il giornale riportando come fonte il Daily Express – si siano lamentati per alcuni comportamenti indecenti degli spettatori». Ovvero: «Alcuni spettatori si sono presentati alla proiezione vestiti completamente in latex, uno ha chiesto se venivano forniti “sex toy”, e alla fine della proiezione, hanno trovato sul pavimento «preservativi usati, scatole di maschere e manette», senza contare che «alcune donne sono state sorprese al buio mentre erano bendate con i calzini ed emettevano gemiti».

Ora, non sappiamo se si tratta di marketing o di verità, ma sta di fatto che Cinquanta sfumature di grigio è sicuramente hot, ma nel senso di fenomeno, forse grazie al passaparola, e non sicuramente di alta letteratura ma, di certo, per gli incassi!