Il dottor Giuseppe Greco, giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cosenza, ha disposto gli arresti domiciliari per Francesco Mazza, sindacalista dell’UGL coinvolto nella nota “vicenda dei precari all’Asp“. A riportare la notizia il quotidiano online www.corrieredellacalabria.it che, nell’articolo titolato 142 indagati per le assunzioni dei precari elenca anche i nomi degli indagati. “La Procura – si legge – […] ha iscritto sul registro degli indagati 142 persone per le quali aveva chiesto misure interdittive. Tra gli indagati ci sono quasi tutti gli assunti, […] una serie di dirigenti e funzionari della Regione […] e dell’Azienda sanitaria […]”. Qui,…
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Una truffa in piena regola, resa ancora più grave dal fatto che ha visto, come attori, medici di base dell’Asl. Negli scorsi giorni i carabinieri di Rende, Cosenza e San Marco Argentano hanno scoperto un meccanismo illecito finalizzato a raggirare il Servizio Sanitario Nazionale. L’iter era sempre lo stesso: farmaci prescritti in modo improprio e venduti come sostanze stupefacenti da parte di medici compiacenti. Nello specifico i medici di base prescrivevano a carico del Servizio Sanitario Nazionale farmaci psicotropi contenenti oppiacei a pazienti che non ne avevano necessità, ma che li utilizzavano per il loro effetto allucinogeno. Si tratta di…
Ieri, nel giorno dell’Epifania, grazie al lavoro svolto in modo congiunto dall’Arma dei Carabinieri e dall’Ufficio Circondariale marittimo di Cetraro sono stati tratti in arresto due persone che, stando a quanto riportato sul sito www.ildispaccio.it, rubavano gasolio da una motonave ormeggiata nel porto. I militari hanno sorpreso due sconosciuti mentre riempivano delle taniche di plastica.
Estorsione, rapina e truffa. Ma anche associazione di stampo mafioso. Sono i reati contestati ad una gang composta prevalentemente da persone di origine campana che questa mattina è stata sgominata grazie ad un blitz dei carabinieri. I militari, in 120, hanno condotto un’operazione, denominata Mirror, sulla Riviera romagnola, contro il riciclaggio di denaro sporco. Risultato: 21 misure cautelari (20 in carcere o ai domiciliari). Il provento veniva riciclato attraverso 18 società fittizie intestate a prestanome. Sequestrati anche due night club a Rimini e Riccione, auto, moto, conti corrente. La notizia è stata riportata poco fa dall’Ansa.
6 persone sono finite in manette e altre 3 sono state denunciate nel corso dell’indagine portata avanti dai carabinieri della Compagnia di Paola: Davide Pinto, Carmine Antonuccio, Giuseppe Antonuccio, Luca Occhiuzzi, Ido Carmine Petruzzi, Emilio Quintieri. Questi nomi delle sei persone arrestate. “I militari – scrive il Quotidiano della Calabria che oggi riporta la notizia – si sono mossi nei comuni di Paola, Acquappesa e Cetraro. [..] Inoltre recuperati 2 fucili, 5 pistole, un silenziatore e numeroso munizionamento e sequestrati 3 chilogrammi di hashish, 2 kg di marijuana e 28 grammi di cocaina. Eseguite numerose perquisizioni”.
250 indagati, 63 ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip e 15 milioni di beni mobili e immobili sequestrati. È questo il bilancio dell’operazione Tela del Ragno condotta dai carabinieri di Cosenza, dalla Dda di Catanzaro e dal Ros sulle cosche della ‘ndrangheta del cosentino, operanti nella zona tirrenica, che sarebbero riuscite ad infiltrarsi anche in appalti pubblici. Un giro di vite alla malavita che ha colpito numerosi soggetti, accusati di usura, estorsione, omicidio e associazione mafiosa. Dalle notizie che rimbalzano nei canali dell’informazione, fra cui anche l’Ansa, leggiamo “hanno arrestato 63 persone ritenute legate a 7 cosche attive nell’area del Tirreno ed…