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Rimpasto si, rimpasto no… questo è il problema!

Last updated on 29 Agosto 2021

«Ma chi ci “Rappresenta”?»

Così scrive il laboratorio politico Futuro per Cetraro in una dura nota diffusa poco fa e pubblicata anche su Facebook con il titolo “Rispetto delle regole e delle Istituzioni, per formazione e puro spirito di appartenenza e amore verso la Città”.

«Un punto “nodale” da affrontare – si legge sulla nota – è sulle “rappresentatività” politiche presenti nella città e all’interno del Consiglio comunale. Spesso si apprendono dai quotidiani di informazione dichiarazioni di esponenti o coordinatori di partiti, i quali di fatto non potrebbero esserlo, in quanto esistono casi in cui alcuni partiti sono confluiti in altri, e addirittura casi in cui, non sono riconosciuti dalle segreterie provinciali o regionali, perché non legittimati.

Ma entriamo nel merito.

Esistono delle anomalie riguardanti il gruppo di Sinistra Democratica per il Socialismo Europeo, meglio nota come Sinistra Democratica, idem per il “PRC” e “SEL” ».

«Sinistra Democratica si proponeva come obiettivo l’unificazione dei partiti alla sinistra del Partito Democratico. Il 5 maggio 2007, al Pala Congressi dell’EUR a Roma, viene fondata la Sinistra Democratica. L’imprevista crisi del governo Prodi II nel gennaio 2008 e il conseguente decisivo scioglimento de L’Unione l’8 febbraio, spingono SD e gli altri de la Sinistra l’Arcobaleno a sperimentare il nuovo logo già alle elezioni politiche del 2008 con Fausto Bertinotti capo dell’alleanza. A seguito di questa sconfitta, anche Mussi rassegna le proprie dimissioni e proporrà come suo successore Claudio Fava. L’evento per SD segna una svolta positiva che porta il 7 novembre alla creazione dell’associazione Per la Sinistra, un soggetto ponte, comune a tutti i favorevoli alla costituente di sinistra che doveva portare alla creazione del nuovo partito il successivo 13 dicembre».

«L’indisponibilità della minoranza del PRC guidata da Nichi Vendola a scindersi dal proprio partito, lasciano sostanzialmente Per la Sinistra a metà del guado».

«Quando però il 12 gennaio 2009 Vendola lascia intendere che la scissione dal PRC è ormai questione di giorni, il 18 gennaio Per la Sinistra torna a riunirsi proponendo le bozze di statuto e della Carta dei Valori che dovrebbero essere approvate definitivamente a fine febbraio durante la decisiva assemblea di fondazione dell’Associazione, e dopo aver tenuto le cosiddette «Primarie delle idee». Il 25 gennaio Vendola fonda il Movimento per la Sinistra. L’obiettivo è quello di partire dalla costituente della sinistra per costruire una nuovo soggetto politico plurale della sinistra. Tale intento si concretizza con la nascita del movimento Sinistra Ecologia Libertà, nato dalle ceneri del cartello elettorale di Sinistra e Libertà, creatosi in occasione delle elezioni europee del 2009».

«Pertanto, il 24 aprile 2010 Claudio Fava ha proposto al Consiglio Nazionale di SD la cessazione dell’attività di Sinistra Democratica e lo scioglimento dei suoi organismi. Analoga evoluzione o percorso per  quanto riguarda il PRC (Partito della Rifondazione Comunista) che dal 13 settembre 2008  si presenta con i suoi nuovi organismi come RPS  (Rifondazione per la Sinistra) successivamente confluendo in  percorso unitario delle componenti  “Bertinotti-Ferrero” che porta  il 18 luglio 2009 alla nascita de “Federazione della Sinistra”,  che riunisce le formazioni che si erano presentate alle Europee con la Lista Comunista».

«Tali passaggi hanno determinato la conclusione di un ragionamento per definire che oggi, alcuni “cartelli” non esistono più ed è improprio ergersi rappresentante o esporsi come “gruppo” o componenti».

«Riteniamo quindi che i relativi incontri bilaterali, di maggioranza, tra forze politiche, sopra citate,  che si stanno svolgendo in questi giorni sono da considerare “illegittimi”, perché presieduti, in alcuni casi, da esponenti politici di non chiara identità, altresì  da veri “indipendenti”».

«Pertanto il Laboratorio Futuro per Cetraro chiede al Sindaco Giuseppe Aieta e al Presidente del Consiglio, in occasione della prossima seduta consiliare, di fare chiarezza in merito alla questione relativa ai componenti del Consiglio comunale, e  rispettivi Capogruppi,  legittimando, qualora fosse necessario, la loro appartenenza politica, tramite un documento rilasciato dalla propria segreteria provinciale di appartenenza o semplicemente con la propria tessera di partito,  nel rispetto soprattutto della dignità degli elettori, in quanto riteniamo che non sia elegante, millantare ruoli, per poi cadere, come succede spesso, nel più tradizionale trasformismo, reso possibile, appunto, dalla scarsa riconducibilità di provenienza e di identità politica».

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