Terremoti sulla costa Ovest, e si dice che gli animali stiano fuggendo da Yellowstone.

Da alcuni giorni la Terra e, in particolare, parte del continente americano è in pieno fermento e qualcuno si è subito domandato se non stia per accadere qualcosa di più devastante. L’Apocalisse, come l’ha definita qualcuno. Una scossa di 6.5 gradi della scala Richter è stata registrata subito dopo lo spaventoso terremoto di martedì scorso in Cile, che aveva raggiunto gli 8.2. Giorni fa, poi, erano stati colpiti San Francisco, Los Angeles e il parco Yellowstone. E proprio “l’esplosione” di quest’ultimo è ciò che si teme di più.

Un recente articolo, pubblicato su The American Dream, aveva attirato l’attenzione di tutti i dei media. Il terreno dello Yellowstone National Park, nell’estremo settore nord occidentale del Wyoming, si starebbe sollevando con un tasso d’innalzamento che spaventa gli abitanti: circa 7,6 centimetri all’anno. Sollevamento che desta molte preoccupazioni proprio perché sotto la caldera si nasconde un “supervulcano”.  Termine, questo, non utilizzato in geologia, è stato coniato dagli autori del programma scientifico Horizon, mandato in onda dalla BBC nel 2000. Anche se sembra riferirsi alle dimensioni del vulcano, in realtà esprime la potenza di una sua eventuale eruzione.

Senza scendere troppo nei particolari, anche per non creare inutili allarmismi, diciamo solo che un’eventuale eruzione del supervulcano di Yellowstone potrebbe causare un’emissione di ceneri tale da coprire i due terzi della superficie degli Stati Uniti, rendendone inabitabile la gran parte del territorio.

Yellowstone