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Terrazzo ex Pallottini, intervengono Area Democratica e Uniti per Cetraro

Terrazzo ex pallottini. L’Amministrazione comunale, per i suoi doveri costituzionali, provveda alla revoca immediata della Deliberazione di Giunta n. 85, del 22 giugno 2018, con la quale ha concesso, in comodato ad uso gratuito, la gestione di un bene patrimoniale pubblico, senza il rispetto delle giuste procedure previste dalla legge!

Nessuno pensi di aver titolo, nel contempo, a poter disporre, di una proprietà pubblica, a dispetto dell’applicazione delle normative di legge vigenti che consentono, a tutti i cittadini, uguali possibilità di partecipazione alla sua gestione!

Tutte le polemiche e dissertazioni, gratuite e surreali, che in questi giorni stanno dando un’immagine di guerra civile e di lotte intestine, nella nostra città, pertanto, abbiano immediatamente fine. Tutti chinino la fronte dinanzi alla forza delle leggi ed al ripristino dello stato di diritto!

Il Terrazzo del Palazzo di Città deve essere riportato alla luce ed allo splendore, previsto nella progettazione che l’ha generato, attraverso l’esclusivo intervento della pubblica Amministrazione. Sarebbe una vera e propria mortificazione delle coscienze della gente di Cetraro, se la sua agibilità e la sua disponibilità, per i fini destinati, fossero affidate all’azione caritatevole di iniziative sociali o all’opera di Associazioni di buona volontà!

L’Associazione “San Benedetto Abate”, per l’opera preziosa ed impagabile che svolge nella nostra città, merita il rispetto e la gratitudine delle Istituzioni e di tutt0 il nostro popolo.

Il Partito Democratico della nostra città merita il rispetto e la gratitudine che si devono a chi è depositario di una storia illustre e splendente di lotte politiche, civili, sociali, in difesa dello Stato e del suo ordinamento democratico, contro le devianze e la prepotenza del malaffare e della delinquenza organizzata, che ha caratterizzato una lunga epoca della nostra esistenza.

Il Partito Democratico della nostra città, in ordine ai suoi doveri istituzionali, è, oggi, in prima fila nel combattere qualsiasi forma di illegalità nella pubblica amministrazione e nel contribuire a dare una speranza di ripresa della crescita e dello sviluppo della nostra martoriata città. Si abbassino, pertanto, i toni! Da tutte le parti e si eviti di ricorrere ad interventi protettivi esterni per aumentare la propria forza contrattuale. Abbiamo indicato, attraverso i nostri rappresentanti consiliari, insieme al Gruppo consiliare del P.D., quella che, secondo noi, è la via maestra da seguire, nel senso della legalità degli Atti amministrativi, per dare all’esterno la gestione di un bene patrimoniale “indisponibile”, come il “Roof Garden” del Palazzo ex Pallottini. Nessuno!

Proprio nessuno, amministrazione comunale compresa, può essere in grado di difendere la legittimità del provvedimento amministrativo citato! Non esistono riferimenti normativi e disposizioni di legge che possano dimostrare l’infondatezza delle denunce fatte, dai tre gruppi consiliari di minoranza, circa la concessione gestionale, in quella forma, del Terrazzo pubblico all’Associazione “San Benedetto Abate”.

Sbaglia sommemente chi pensa che sia in atto un accanimento strumentale e pregiudiziale nei confronti di questa benemerita Associazione, attuato attraverso una decisa opposizione alla Deliberazione di Giunta citata! Da tempo, queste forze consiliari, insieme al Partito Democratico, al quale sono unite da rapporti di assoluta lealtà e condivisione di regole e princìpi etici e politici, stanno combattendo una dura e strenue battaglia istituzionale contro l’autoritarismo e l’autoreferenzialità dell’attuale Amministrazione comunale.

Anche, attraverso il ricorso ad un lungo periodo di mobilitazione istituzionale, spinta fino alle loro dimissioni dalle Commissioni Consiliari Permanenti ed all’abbandono della stessa Aula consiliare, prima dei dibattiti posti all’ordine del giorno. Più volte, inoltre, hanno denunciato l’assenza di agibilità democratica nel Civico Consesso.

Sono irregolari le procedure adottate, dall’Amministrazione comunale, in questo suo provvedimento di concessione di un immobile comunale “non disponibile”! Non sarebbe dignitoso ed onorevole, a nostro parere, contrastare le forme di legalità degli atti amministrativi!

Riteniamo che una concessione, ottenuta attraverso un atto amministrativo viziato, vada immediatamente rimessa nelle mani dei concessori. Senza se, senza ma! Le persone dabbene ed oneste che, dell’organismo direttivo dell’Associazione “San Benedetto Abate”, fanno parte, non possono essere coinvolte in illeceità e responsabilità che non le appartengono. Intensificheremo, sempre più, la nostra azione di controllo politico ed amministrativo. E’ un nostro dovere costituzionale, al quale non intendiamo derogare fino a quando porteremo a compimento il nostro mandato elettivo.

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