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Si accende il dibattito sul trasferimento di Giudice di Pace e GdF

Last updated on 25 Febbraio 2017

Si accende il dibattito sulla vicenda relativa al trasferimento dell’ufficio del Giudice di Pace di Cetraro e di quello della Guardia di Finanza. Solo qualche giorno fa vi riportavamo la notizia della possibile soppressione di entrambi gli uffici, annunciata dal vice sindaco Ermanno Cennamo con le parole: «Ci siamo prodigati in tutti i modi per ottenere il rafforzamento della presenza dello Stato nella nostra cittadina a tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico. Purtroppo, sembra che Cetraro a breve possa perdere l’ufficio del Giudice di Pace».

giudice di pace cetraroLeggendo il Quotidiano, per la precisione l’edizione di ieri (1 marzo 2012), abbiamo appreso come alle sue affermazioni sia susseguita una “polemica mediatica” (definita così dallo stesso Quotidiano).

A scatenarla sarebbe stato il capogruppo del Pri Vito Caldiero senior, rispondendo al vice sindaco sia sulla questione dell’ufficio del Giudice di Pace, che sul problema della possibile perdita della brigata della Guardia di Finanza.

Su Cetraro in Rete, l’avv. Caldiero aveva commentato l’articolo di cui parlavamo sopra con queste parole: “I timori sono già certezze, perchè il trasferimento della Guardia di Finanza e la soppressione dell’Ufficio del Giudice di pace – argomenti sui quali mi sto “sgolando” da tempo senza alcun riscontro – sono fortemente voluti dall’attuale maggioranza. Le elucubrazioni del Vice Sindaco sono veramente vuote e senza alcun senso, nè logico, nè politico. Infatti, i nostri amministratori non vogliono salvare i due uffici pubblici, oppure non sanno come fare, tricerandosi dietro le difficoltà economiche del momento, ormai sbandierate davanti a qualsiasi altra problematica. Parlassero chiaro ed ingoieremo anche queste altre due pillole amare, a discapito del nostro (già) grande paese, incominciatosi ad abituare al buio più pesto già dallo scorso Natale. Auguri ai cetraresi per il prossimo futuro“.

Cennamo, sul Quotidiano, ha stemperato la polemica, spiegando che “un polverone […] non può produrre altro che confusione nell’opinione pubblica” e precisando che l’amministrazione si sta battendo per mantenere a Cetraro entrambi gli uffici sopraindicati, cercando di seguire l’iter più appropriato.

«Se il capogruppo del Pri ha proposte concrete – ha dichiarato Cennamo –  e conosce percorsi più efficaci, invece di alimentare confusione e di praticare demagogia, potrebbe attivamente partecipare allo sforzo corale che l’amministrazione comunale sta portando avanti per scongiurare il pericolo del trasferimento dell’ufficio».

Inoltre, il vice sindaco si è espresso anche riguardo la questione della Guardia di Finanza, specificando che: «La presenza dello Stato nella nostra cittadina è una priorità assoluta che l’esecutivo intende perseguire, in considerazione del fatto che la tutela dell’ordine pubblico rappresenta un punto programmatico decisivo nell’azione amministrativa della giunta guidata dal sindaco Giuseppe Aieta».

Noi non sappiamo se effettivamente la polemica sia nata dal commento lasciato sul nostro sito, sta di fatto che continueremo ad occuparci della vicenda riportandovi gli sviluppi, soprattutto per ciò che riguarda il futuro dell’Ufficio del Giudice di Pace e della GDF. E sperando che questo piccolo “dibattito” si concluda con un epilogo positivo per la cittadina di Cetraro.

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