Dieci storie vere, rese pubbliche grazie al lavoro degli organi di informazione, prese in carico e risolte dall’ufficio del Garante regionale della Salute, Anna Maria Stanganelli al centro del libro curato dal portavoce dell’ufficio, il giornalista Domenico Latino, e intitolato “Portami al mare. In viaggio per la Calabria con il Garante della Salute tra diritti negati e speranze ritrovate” (Officine Editoriali da Cleto 2024) presentato ieri a Palazzo del Trono di Cetraro davanti ad una buona cornice di pubblico.
Parterre d’eccezione
A moderare l’incontro c’è stato l’ex Sindaco Giuseppe Aieta, ieri in una versione inedita per lui. Ospiti il Direttore del presidio ospedaliero di Cetraro, il dott. Ercole Cosentino, ed il direttore del distretto sanitario del Tirreno cosentino, dott.ssa Angela Riccetti. Ma anche la giornalista di LaC Tv, Francesco Lagatta che ha anticipato quello che è stato l’intervento di Daniel Murano, papà del piccolo Manuel, ragazzo di Cetraro che è anche uno dei protagonisti del libro. Una storia finita bene visto che Manuel, in lista d’attesa per un intervento alle tonsille, è riuscito ad operarsi nella sua regione, senza dover affrontare lunghi viaggi grazie anche all’intervento della Garante che da quel momento ha abbattuto le liste d’attesa per quel tipo di intervento.
Le conclusioni dell’autore Latino e della Garante Stanganelli
A concludere la serie di interventi prima l’autore Domenico Latino: «Sono state tante le storie che ho avuto la possibilità di conoscere lavorando fianco a fianco con la Garante Stanganelli e che meritavano di essere cristallizzate. Pur nella loro complessità, costituiscono tutte il segno di un approccio sinergico e umano alle questioni con il quale lei, attivando le sinergie giuste, è riuscita a incidere positivamente sulla vita di intere famiglie. Ne viene fuori una narrazione diversa alla quale non si associa il solito tono di denuncia dei problemi annosi della sanità che tutti conosciamo. È piuttosto la testimonianza di una buona prassi, di un modello. Tanti problemi che sembrano insormontabili si possono risolvere, trovando il bandolo della matassa». Queste invece le parole della Stanganelli: «Sono state tantissime anche nel corso del 2024 le segnalazioni pervenute da tutte le province calabresi. Segnalazioni alle quali è seguito l’ascolto prima di incontri e sopralluoghi. Per oltre l’80% siamo riusciti a risolvere, dando un riscontro positivo tradottosi in una risposta adeguata in termini di salute e diritti di carattere sanitario. L’esperienza, di cui il volume è viva testimonianza, ci dimostra che se si fa rete e si attivano le sinergie tra tutti gli attori istituzionali, si possono dare risposte adeguate a tanti problemi che altrimenti non vedrebbero soluzione».




