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Ospedale, Cesareo: “è ora di passare all’attacco!”

Last updated on 25 Febbraio 2017

In due lunghe note, l’assessore del Comune di Cetraro, Tommaso Cesareo, parla della questione dell’ospedale.

TommasoCesareo“Capisco la rabbia degli operatori sanitari – scrive Cesareo – che dopo una vita spesa con dedizione in quella struttura ospedaliera che li ha visti “crescere”, sfogano il loro malessere su tutta la politica. Li capisco, ma sbagliano. Bisogna avere il coraggio di fare i doverosi distinguo tra chi aveva il potere di far cambiare le cose, e chi, viceversa, aveva solo un potere limitato.

Per esempio, l’amministrazione comunale ha messo in campo quelle azioni proporzionate al suo ruolo: consigli comunali straordinari, e ricorso al TAR avverso il nuovo piano sanitario.

Chi poteva fare tanto, ma ha preferito perdere tempo, bisogna dirlo senza paura e senza alcun intento polemico, era la Giunta Regionale.
Oliverio e la sua giunta, per essere credibili, avrebbero dovuto proporre un piano sanitario alternativo a quello del duo Scura- Urbani, mettendo in risalto che quello disegnato dai commissari, non solo non ha diminuito la spesa, ma è addirittura aumentata. Tutte le parole e le blande proteste verbali fatte negli ultimi mesi, non hanno dato alcun frutto, e hanno messo in evidenza quanto sia distante Roma, intesa come governo centrale, dalla Calabria, pur con una Giunta dello stesso colore politico. Quella Giunta che ancora oggi non riesce a dare quella spinta necessaria per fare uscire la Sanità calabrese dalle secche nelle quali è precipitata con il commissariamento di Scopelliti. E gli illusionisti che hanno fatto continue passerelle su tutta la provincia cosentina, hanno dimostrato tutta la loro incapacità e la inconsistenza della loro azione che non è andata oltre gli slogan. Inoltre, il decreto che smantella l’ospedale di Cetraro è basato su dati falsi e sulla totale sconoscenza del territorio. E dove li metteranno tutti i reparti scippati a Cetraro per portarli a Paola, sotto terra? E le vie d’accesso per arrivare in quel nosocomio? E la pista per l’elicottero per l’emergenza? Quindi di cosa si può parlare se non di un piano scellerato? Bene, precisato questo, non c’è più tempo per le chiacchiere: chiederò al Sindaco e all’amministrazione se vi siano gli estremi per fare ricorso alla Magistratura ordinaria per il reato di falso in atto pubblico, e a quella contabile per i danni economici che deriveranno da tale piano. E poi, insieme ai cittadini, alle associazioni e alle forze politiche, organizzare, eventualmente, forme di contestazioni efficaci!”.

“Si certo, è il momento dell’unità, della coesione continua Cesareo in una seconda nota rilasciata oggi per cui mettiamo da parte polemiche e strumentalizzazioni, e agiamo. Però non vorrei nemmeno passare per quello che esprime posizioni isolate o, peggio, come colui che dice cose insensate. Io non tiro l’acqua al mulino di nessuno. Io agisco solo ed esclusivamente nell’interesse della collettività, difendendo, in questo caso, il diritto alla salute! Qui non ci sono prime donne o attori principali da tutelare. Anche perché il famigerato “decreto Scura”, che penalizza, mortifica e depotenzia il nostro ospedale, non è caduto su di noi cosi, all’improvviso. Infatti, ne parliamo da più di un anno. Ed è proprio quello il problema: ne abbiamo solo parlato. E le urla, le vesti stracciate di oggi, spero non siano tardive. Chiarito questo, partiamo. Tutti! Amici, nemici, alleati e avversari. L’ospedale è di tutti, e l’unione fa la forza!”.

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