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Ospedale: “All’arroganza non c’è mai fine!!!”

Last updated on 29 Agosto 2021

Stranamente, in un momento di transizione politica, quando dovrebbe essere gestita la sola ordinaria amministrazione, in attesa dei nuovi riassetti, senza nemmeno avere rispetto verso il nuovo Ministro, insediato da qualche giorno, si partoriscono proposte di atti aziendali.

E la proposta arriva da direttori di dipartimenti, tra l’altro decaduti con l’approvazione dell’atto aziendale dell’ASP di Cosenza, a tale proposito le scriventi OO.SS. attendono risposta dalla dottoressa Erminia Pellegrini all’interrogazione a Lei inoltrata.

Non vogliamo entrare nel merito della proposta, perché la riteniamo improponibile, sfacciatamente campanilistica e ha la pretesa di entrare in competenze che sono di altri soggetti, come ad esempio, gli organismi politico- istituzionali, la conferenza dei sindaci, La direzione Sanitaria dello Spoke.

Che la proposta, sia campanilistica lo si rileva dal fatto che potenzia eccessivamente il P.O. di Paola, penalizzando, fino alla quasi chiusura il P.O. di Cetraro. In poche parole, và oltre i “favori” del tanto osannato, ( da ambienti Paolani) e fino a qualche giorno addietro, immodificabile, secondo loro, decreto 64!

Una proposta assurda che non tiene conto della logica, perché, oltre a penalizzare il P.O. di Cetraro, penalizza tutta la popolazione che vive a nord del Tirreno Cosentino.

La proposta ignora quindi che il P.O. di Cetraro è collocato geograficamente al centro del bacino di utenza. Il DEA sarebbe quindi raggiungibile con lo stesso tempo dagli estremi.

NON TIENE CONTO delle strutture di Cetraro, che vanno solo ristrutturate e sono capaci di accogliere oltre 500 p.l.

IGNORA le vie di comunicazione per l’accesso agli ospedali. Per arrivare, da nord, a quello di Paola, bisogna lasciare la statale e attraversare la città di Paola. Mentre il P.O. di Cetraro è di facile accesso alla statale, perché immediatamente collegato.

IGNORA che nel P.O. di Cetraro è presente, da sempre, un’elisuperficie che potrebbe essere funzionante, con qualche spicciolo, anche di notte.

IGNORA che la popolazione di Paola e del suo circondario può raggiungere in poco più di 20 minuti l’Hub di Cosenza.

NON TIENE CONTO del fatto che per allocare nuovi reparti, il P.O. di Paola dovrebbe essere ampliato e per farlo occorrerebbero i relativi permessi rilasciati dagli organismi tecnici competenti. Cosa che riteniamo improbabile, in quanto il P.O. di Paola ricade in zona a Rischio 4, come certifica l’Autorità di Bacino della Regione Calabria. Per questo saremo vigili e se verranno autorizzate nuove costruzioni o ristrutturazione che la legge vieterebbe, non staremo a guardare.

CGIL -FP UIL-FP CSE CONFIAL UGL

Cetraro li 19/09/2019

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