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Orgoglio, dignità e coraggio

Last updated on 25 Febbraio 2017

Gladiatore

Dopo dieci anni di amministrazione Aieta, al di là dei grandi proclami, il nostro paese versa in condizioni disastrose. Eppure, come dicono loro stessi, sono stati spesi a Cetraro circa 50 milioni di euro elargiti in questi dieci anni dalla Provincia di Cosenza e dalla Regione Calabria. Io credo che con 50 milioni di euro spesi Cetraro oggi dovrebbe essere un paese bello, pulito, sicuro e prosperoso. Ahimè non è così, perché…

Poco o nulla è stato fatto per la messa in sicurezza di un territorio devastato da un dissesto idrogeologico che giorno dopo giorno mette a repentaglio la nostra incolumità. A tal proposito vorrei ricordare che un nostro concittadino, oggi non è più con noi, perché vittima del crollo di un ponte che si sapeva fosse pericolante, lo stato di abbandono della strada che collega paese e marina, lo stato di grave pericolo della strada che collega il bivio cimitero con ponte Caprovini dove si aspetta solo che “ci scappi il morto”, l’abbandono del palazzetto dello sport ecc.;

Poco o nulla è stato fatto per creare occasioni occupazionali (a parte la mortificazione dei famosi “quindici giorni”) per cui assistiamo al continuo fuggi fuggi dei nostri ragazzi e ragazze che di restare o tornare a Cetraro non ci pensano per niente;

Poco o nulla e stato fatto per risollevare le sorti dei commercianti che, specie in paese, sono costretti a chiudere bottega strozzati dalla persistente crisi economica;

Poco o nulla è stato fatto per favorire ed incentivare la vera e forse unica vocazione del nostro paese rappresentata dal turismo. Pur avendo delle splendide coste e un interessantissimo entroterra ricco ti bellezze naturalistiche ed itinerari enogastronomici che potrebbero essere valorizzati, oramai a Cetraro a malapena ritornano per le vacanze solo i nostri emigranti;

Poco o nulla è stato fatto per contrastare le politiche regionali di smembramento del nostro ospedale;

Poco o nulla e stato fatto per arginare il fenomeno della inesorabile e continua erosione delle coste che rende inutile la costruzione di nuove opere pubbliche a ridosso della spiaggia (lungomare, campo sportivo ecc) e che ha distrutto numerosi stabilimenti balneari;

Poco o nulla è stato fatto per evitare la chiusura di due fondamentali presidi di legalità come il Giudice di Pace ed il posto fisso di Polizia, nel primo caso per non aver ottemperato in tempo utile alla predisposizione dei locali e del personale necessario e nel secondo caso per la scarsa attività svolta dagli stesi addetti al posto di polizia (cosi come a suo tempo dichiarato dall’allora Sindaco Aieta). Questo fatto ha rappresentato per Cetraro un gravissimo segnale di debolezza visti i ripetuti fenomeni di delinquenza come furti, rapine, traffici di droga, incendi dolosi e intimidazioni che si sono succeduti negli ultimi tempi.  Apprendiamo oggi che, proprio coloro i quali ne sono i veri responsabili, stanno facendo campagna elettorale proponendo proprio il ripristino degli stessi presidi. Noi a questo punto ci chiediamo: ma dove erano questi signori all’epoca dei fatti?

Poco o nulla e stato fatto in termini di infrastrutture per le nostre splendide contrade che oggi risultano sostanzialmente abbandonate a se stesse e in alcuni casi prive dei più elementari servizi come viabilità, illuminazione, acqua e rete fognaria;

Se a tutto ciò si aggiunge il fatto che le casse comunali sono in rosso per cui siamo di fatto quasi in una situazione di dissesto finanziario e numerose ditte che avanzano soldi si rifiutano di fare altri lavori per il comune, il quadro della situazione appare completo nella sua gravità.

Questi sono alcuni dei motivi ci hanno spinti circa due anni fa a dar vita all’Unione Delle Contrade, una associazione socio-culturale che vuole portare all’attenzione delle istituzioni le problematiche e le istanze dei cittadini stanchi di vivere in condizioni di degrado.

Tra le altre cose vogliamo partecipare attivamente alla vita politica del nostro paese perché siamo stanchi di essere rappresentati da chi intende la politica in termini clientelari e come luogo dove coltivare i propri interessi. Per questo motivo abbiamo lavorato per oltre un anno ad un progetto politico-amministrativo (Uniti per Cetraro) che è sfociato nella presentazione di una lista civica guidata dall’Avv. Roberto Ricucci che parteciperà alla prossima competizione elettorale. Abbiamo cercato di coinvolgere in questo nostro progetto tutti quei movimenti, associazioni, liberi professionisti e semplici cittadini che condividessero con noi la voglia di cambiare il modo di fare politica attraverso il rinnovamento, la condivisione delle scelte e l’assenza di interessi particolari o di potere da difendere. Tutto ciò non è stato per niente facile perché ci siamo resi conto che, se da una parte c’è indignazione nei confronti della attuale classe politica dirigente, dall’altra c’è apatia, rassegnazione e abbandono per cui ci si limita semplicemente a criticare tutto e tutti non rendendosi conto che ognuno di noi ha il diritto-dovere di impegnarsi ed esporsi in prima persona se vuole veramente che le cose vadano per il verso giusto. Ci siamo sentiti spesso rispondere frasi del tipo “condivido ma non mi posso esporre”, “ma a me chi me lo fa fare” ecc. ecc. posizioni che ovviamente rispettiamo ma che non condividiamo. Per non parlare poi di alcuni vecchi personaggi della politica ai quali interessava soltanto qualche posto al sole.

Alla fine abbiamo fatto le nostre scelte ed il risultato è sotto gli occhi di tutti, ragazzi e ragazze alla prima esperienza politica, stimati professionisti accomunati solo ed esclusivamente dalla passione civica. Abbiamo scelto innanzi tutto di non fare alleanze con chi ha governato negli ultimi dieci anni perché secondo noi lo ha fatto male o la ha fatto nell’interesse di pochi. Non siamo scesi a compromessi al ribasso con NESSUNO, abbiamo scelto la strada del cambiamento e del rinnovamento, della centralità e della dignità dei cittadini, delle scelte impopolari ma necessarie. Abbiamo formato una lista con la quale vogliamo vincere ed amministrare il paese speranzosi di favorire il rinnovamento e la crescita di una nuova coscienza civica.

Il tentativo maldestro di chi intende mistificare e screditare la personalità dei nostri candidati, sostenendo che alle loro spalle ci sarebbero fantomatici manovratori, è la testimonianza della mancanza di argomentazioni per cui si parla di chi c’è dietro forse perché si ha timore di chi c’è davanti.

Dall’altra parte abbiamo assistito allibiti allo sdoppiamento dell’amministrazione uscente semplicemente per questioni di interesse e di potere. Se avessero governato così bene come sostengono, non ci sarebbe stato motivo di dividersi perché, come si dice in gergo calcistico “squadra che vince non si cambia”. Per non parlare poi del vero e proprio assalto alla diligenza che c’è stato per accaparrarsi una poltrona nell’una o nell’altra lista, anche da parte di chi negli ultimi cinque anni ha fatto o “avrebbe dovuto fare opposizione”. Forse qualche spiegazione ai cittadini dovrebbero darla sia gli uni che gli altri?

Noi siamo convinti che la stragrande maggioranza dei cittadini la pensi come noi e sia nauseata da questo modo amministrare la cosa pubblica. E’ necessario uno scatto di ORGOGLIO per riprenderci la nostra DIGNITA’. Ci vuole solo un po’ di CORAGGIO.

 

Agostino Bufanio
Dirigente Unione Delle Contrade

R&P

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