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Nuova Chiesa del Borgo: “Una cattedrale nel deserto? Speriamo di no!”

Abbiamo fatto richiesta di poter discutere della realizzazione della Chiesa Madre di Borgo San Marco già nel mese di settembre!

La crisi politica, o presunta tale, in seno alla maggioranza ne ha impedito la discussione in Aula, ma, è giunto il tempo che la costruzione di questo edificio di culto sia liberato da qualsiasi mistero e siano stabiliti, in modo perentorio, i confini temporali entro cui la realizzazione deve avere inizio e termine.

L’opera vedeva la luce nel lontano 31 dicembre 2013, attraverso l’approvazione di un mutuo di un milione di euro da parte della Cassa Depositi e Prestiti.

Il progetto esecutivo generale veniva approvato con Deliberazione della Giunta Comunale, in data 15 settembre 2014. Altre e diverse rielaborazioni ed aggiustamenti al progetto ci sono stati nel corso degli anni di questa consiliatura. Secondo le dichiarazioni pubbliche del Sindaco, i lavori avrebbero dovuto iniziare nello scorso mese di giugno.

 

La vecchia chiesa del Borgo San Marco

 

Così, purtroppo, non è stato!

Il dato nuovo e reale, nel frattempo, è che è stata indetta la Gara per l’Affidamento dei Lavori di Realizzazione della Chiesa, in data 19 settembre 2018, da parte della Centrale Unica di Committenza.

Felici, ne prendiamo atto e la discussione di questa sera dovrà servire a tranquillizzare tutti i fedeli che, da cinque anni, aspettano la realizzazione di questo luogo di culto. Soprattutto, tutti i cittadini che, nelle alterne vicende relative alla costruzione della Chiesa, erano stati costretti a creare un apposito Comitato civico.

 

Cosa chiediamo di sapere?

Chiediamo di sapere, in modo chiaro, se, una volta espletata la procedura di gara per l’affidamento dei lavori alla Ditta aggiudicataria, non si incorra in altri intoppi e ritardi!

Vogliamo sapere, in particolare, se è stato risolto il problema della striscia di Demanio marittimo che interesserebbe l’area sulla quale dovrebbe sorgere la costruzione dell’edificio e la sistemazione delle aree limitrofe.

Non vorremmo che ci trovassimo nelle condizioni di un affidamento con riserva, e costringerebbe l’Ente a dover rimandare, chissà ancora per quanto tempo, l’inizio dei lavori, in attesa della definizione della controversia.

 Nel ringraziare anticipatamente, ribadiamo la nostra forte attenzione sulla definizione di tale problematica che, per la lunghezza dei tempi che la sta caratterizzando, non vorremmo che fosse definita <una cattedrale nel deserto>.

 

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