Anche quest’anno, seppur con un giorno di ritardo, Massimo Sidoli ha rinnovato il suo tradizionale pellegrinaggio podistico da Cetraro a Paola, spinto da una profonda devozione verso San Francesco di Paola. Dal porto di Cetraro fino alla “statua bianca” del Santo, posta sul lungomare della cittadina paolana, Sidoli ha corso come fa ormai da oltre vent’anni.
Tradizione ventennale
Una tradizione che, come ci racconta Luciano Basile: «Si ripete ogni 3 maggio, giorno in cui dal porto di Cetraro parte l’imbarcazione che trasporta il mantello del Santo verso Paola, evento accompagnato dal suggestivo suono delle sirene. Appena partiva l’imbarcazione, Sidoli — ex atleta del Team Basile, oggi runner per passione — si metteva in marcia, senza risparmiarsi, con l’obiettivo di arrivare sulla battigia di Paola in contemporanea con l’arrivo del mantello via mare, tenendo conto anche delle soste intermedie che questa compie nei vari porti lungo il percorso. Quest’anno, per un impegno improrogabile, non ha potuto correre il 3 maggio, ma non ha voluto rinunciare al gesto: ha affrontato i 24 chilometri il giorno successivo, il 4 maggio, portando a termine ancora una volta il suo cammino di fede». Una corsa simbolica, tra mare e strada, che per Sidoli non rappresenta solo un gesto sportivo, ma un autentico atto di devozione che resiste al tempo, alla fatica e agli anni.