Mareggiata a Cetraro: “Danni, disagi e spavento”

Inutile nascondercelo.

La drammatica mareggiata di stamane oltre ad aver devastato il cuore della marina storica di Cetraro ha devastato anche quello di ciascuno di noi.

Mai avremmo immaginato di veder colpito così duramente, proprio in quello che dovrebbe essere il primo giorno di primavera, il lungomare del borgo, orgoglio di una cittadina che si sforza di rinascere, oppure il litorale di Lampetia, oggetto in questi giorni di interventi proprio mirati a salvaguardare strade ed abitato.

Non oso immaginare cosa sarebbe accaduto senza il muro paraonde della marina o senza la nuova massicciata di Lampetia. Allo stesso tempo il bilancio sarebbe stato più grave per le imbarcazioni dei pescatori se non avessimo avuto una struttura portuale adeguata ad affrontare questi eventi, alla luce di quello che è capitato ai porti di Maratea e San Lucido.

Ora che il momento più critico è passato (ma lo stato di emergenza continua almeno per altre 24 h) è tempo di verificare l’entità dei danni e metterci subito al lavoro per restituire a tutti quello che il mare, incolpevolmente, ci ha sottratto.

Innanzitutto giunga la vicinanza e la nostra solidarietà, oltre che la disponibilità a collaborare con loro, agli operatori balneari, alle attività commerciali e ai residenti, soprattutto più anziani, che hanno subito danni, disagi e spavento. Ma allo stesso tempo giunga un sentimento di gratitudine a chi disinteressatamente ha aiutato a ristabilire la situazione e a rendere il bilancio meno grave, come le ditte chiamate d’urgenza dal Sindaco (che è in costante contatto con le istituzioni sovracomunali per far riconoscere lo stato di emergenza), gli operai e le forze dell’ordine giunti sui luoghi interessati, o i cittadini che spontaneamente capendo il difficile momento si sono prodigati verso gli altri.

Non essersi abbandonati allo sconforto, o peggio ancora alla facile polemica contro alcuno, è stato senza dubbio l’aspetto più positivo e maturo di una comunità che in momenti delicati e difficili, come quelli vissuti stamane, sa ritrovarsi coesa e solidale.

 

Fabio Angilica, vicesindaco di Cetraro