“L’elezione di Cennamo? Attraverso il più osceno sistema di inciucio!”

Il Comunicato Stampa emesso dal Partito Democratico, circolo di Cetraro, il giorno seguente le Elezioni Provinciali del 24 febbraio 2019, è un campanello d’allarme per la città, che suona <sinistramente> per l’astuto piano su cui stanno lavorando lo stesso P.D. e il PSI, per rimettere le mani, questa volta insieme, sul governo del nostro Comune.

L’elezione del capogruppo del P.D., nel Consiglio Provinciale, è avvenuta attraverso il più osceno e disgustevole sistema di <inciucio>, che si sperava fosse morto nella 1^ Repubblica e, nel quale, i cosiddetti progressisti, continuano ad essere i veri maestri.

Tale elezione viene fatta passare, dal P.D., come la premessa un <nuovo percorso politico che, ruotando intorno al patto federativo tra P.D. e P.S.I., è destinato a cambiare il panorama politico della città!>

Mettere al centro del cambiamento politico, nella nostra città, un vomitevole <baratto> di due voti con l’apertura di una rinnovata forma di consorteria, proiettata alle prossime elezioni comunali del 2020, significa una sola cosa: offendere l’intelligenza di un popolo, la cui sorte non può dipendere dall’opportunismo e dall’utilitarismo di chi vuole < arrivare > a conseguire solo il suo bene politico.

Viene fuori, dal passaggio di due voti dalla maggioranza all’opposizione, il vero volto di quelli che ne sono stati gli autori. Si è buttata, finalmente, la maschera. Non si può che essere in uno stato di <delirio> irreversibile, quando si chiama processo di < cambiamento > una operazione di inqualificabile decadenza culturale, etica, morale, ideologica!

Per quattro anni, in questa consiliatura, il Partito Democratico ha ingannato sé stesso e i cittadini, allorché ha scritto in tutte le lingue di essere completamente <alternativo, antitetico, oppositore, contrapposto> all’Amministrazione comunale e, particolarmente, ai Socialisti che, di quest’ultima, erano e sono i soci di maggioranza relativa e rivestono cariche istituzionali di prestigio.

È in tale <torbidezza politica>, e solo in questa, che nascono i germi del populismo, dell’individualismo, dell’odio sociale, dell’invidia personale, del movimentismo radicale e antagonista!

Qualcuno faccia, se ci riesce, lo sforzo di capirlo e, subito dopo, si assuma la responsabilità di tutto questo stato di decadenza etica e culturale della politica nella nostra città! Per quattro lunghi anni di consiliatura, altresì, lo stesso P.D. non ha lesinato le sue forze per marchiare i due amministratori socialisti come l’emblema < dell’ignoranza, dell’incompetenza, del dilettantismo, dell’inadeguatezza, della cretineria politica, del sabotaggio seriale delle norme regolamentali, della trasgressione puntuale degli articoli di legge >. Ora, vigendo il principio del <do ut des>, i socialisti, e solo i socialisti, vengono prescelti dal P.D. come compagni di viaggio e di merenda, con il comune compito di disegnare <sentieri, traiettorie, cantieri> per affrontare le prossime elezioni comunali del 2020.

Tutta la rimanente parte dell’Amministrazione, per primo il Sindaco, non fanno parte del Piano! Non vengono, in alcun modo, citati tra i protagonisti della nuova visione politica e non fanno parte del Patto sottoscritto a due mani.

Tutti costoro, tra l’altro, perché non decontaminati, continuano a portare, sul loro viso, il marchio di tutte <quelle qualità> descritte nei giudizi quadriennali del P.D. Sono esclusi, ancor più, da ogni futura grazia di Dio, a meno che il P.D. non si rimangi anche il giudizio di averli sempre considerati come gli untori della peste nella politica cittadina, perché <individualisti, populisti, opportunisti>.

 Continuano, anche se vegli, a vagare come cani sciolti nelle stanze istituzionali, pur sapendo di essere stati fatti fuori dall’arbitrio del P.D. e del PSI, che hanno già deciso il destino di questa amministrazione, in nome della presunzione di un cambiamento. Solo i tonti, a tal punto, non riescono a capire che, per loro, non c’è posto nel < cambiamento>. Vorremmo vedere con quale faccia tosta, il P.D., si porterebbe al giudizio degli Elettori, nel 2020, insieme ad un Sindaco, come Angelo Aita, che hanno sempre definito <incapace ed inadeguato>, oltre che <individualista>. Insieme a movimenti e singoli, che hanno sempre considerati come i simboli del populismo ed individualismo!

Ma come non vedere, infine, la disinvoltura ed il cinismo con cui gli autorevoli rappresentanti socialisti nell’amministrazione comunale, vicesindaco e Presidente del Consiglio, hanno <cannibalizzato>  i colleghi di giunta, non avendoli mai coinvolti, nominativamente, nei cantieri del futuro.

Tra il candidato alla Provincia Tommaso Cesareo, impegnato per la gloria ed i successi della Coalizione di maggioranza ed il nemico amministrativo Ermanno Cennamo, impegnato da sempre a distruggere il “ Nuovo Patto per la Città “, la scelta socialista è avvenuta in modo chiaro, immediato, inequivocabile. Sono, questi, i reconditi interessi politici!

Così non fu all’epoca del socialista Pascarelli, quando gli interessi erano altri e si volle che vigesse il vincolo esclusivo di Coalizione! Non appena venuti a conoscenza di queste turpi trame politiche, i tre consiglieri comunali di “Area Democratica” e “Uniti per Cetraro”, oggi confluiti nel partito “Forza Italia”, hanno troncato, di netto, qualsiasi rapporto di collaborazione istituzionale con il Partito Democratico.

Non hanno accettato di essere trascinati in una deriva così spregevole della dialettica politica ed istituzionale, che non appartiene alla loro cultura, alla loro storia, alla loro etica politica.

La nostra città ha bisogno, come non mai, di costituire un fronte democratico, liberale e moderato, che faccia argine alla < corporativizzazione > dell’impegno politico ad opera di aree di potere che, ora si dividono, ora si riaccoppiano, a seconda delle convenienze e che tengono in scacco la città da tempo immemorabile. Rivolgiamo un appello a tutti i simpatizzanti di “Forza Italia “, perché scendano in campo insieme a noi e si propongano al conseguimento del bene della città.

A tutti quelli che si riconoscono nelle idee e nei valori del centrodestra, chiediamo di aprire un dialogo con noi. Ma, un invito, rispettoso ed accorato, lo rivolgiamo, soprattutto, ai i nostri cittadini, che hanno nella mente e nel cuore le sorti della città, perché possiamo cominciare insieme un reale e responsabile processo di <ricostruzione e sviluppo>.