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Intervista a Pino Losardo, coordinatore di Area Democratica

Questo è ciò che afferma, in un’intervista, il coordinatore di Area Democratica, Pino Losardo, all’indomani della seduta del Consiglio comunale di lunedì 25 maggio. A seguire, riportiamo i punti toccati da Losardo.

“La sospensione dei pagamenti, a causa di una crisi ingovernabile di liquidità, è la sintomatologia più chiara ed inequivocabile di tensioni nella gestione di Cassa, che rappresentano uno dei primi segnali di squilibrio strutturale del Bilancio corrente. Se ci fosse stato un attento monitoraggio temporale della gestione ed una oculata azione di verifica e controllo dei flussi di Cassa, focalizzando l’attenzione sull’aspetto della “liquidità”, si sarebbe potuto evitare l’insorgenza delle gravi criticità di oggi, spinte fino al punto da richiedere, al Tesoriere, l’immediata concessione di un rilevante anticipo di danaro e l’utilizzo delle somme aventi vincolo di destinazione. Al fine di poter disporre delle necessarie risorse, occorrenti per affrontare la spesa corrente.

Considerare, al contrario, la crisi di liquidità della Cassa comunale, uno stato “momentaneo” di carenza di risorse economiche, additandolo, ai soli ritardi dei trasferimenti erariali, o roba similare, significa avere conoscenza approssimativa dei processi più elementari di finanza pubblica, applicati alla gestione dei Bilanci comunali.

Il dato politico più rilevante ed incontestabile, nel frattempo, è che il nostro Comune, nel ricorrere al prestito, produce nuovo indebitamento, nel dover pagare i relativi interessi e provvigioni alla Banca UBI.

Risorse comunali che sarebbero potute servire, così come nella visione di questo Movimento, per interventi di natura sociale per gli indigenti ed assistenziale per i più deboli della nostra martoriata città. Ci sono altre e diverse riflessioni da fare?

L’Ente di cui è controllore, pertanto, evidenzia una indubbia ed incontestabile criticità nella gestione contabile del Bilancio 2018.

Se ne deve fare una ragione l’esimio Revisore unico dei Conti e non si consenta mai più, così come ha fatto nel corso della seduta di Consiglio citata, di alzare i toni e di censurare, con parole dure e pesanti, il Documento politico letto dal capogruppo di Area Democratica ed annesso agli atti del verbale del Civico Consesso. Non c’è una sola parola, in questo Documento, che contesti l’attendibilità dei conti controllati dall’organo o chiami in giudizio l’operato, di questi, rispetto alle questioni di natura contabile che si stanno verificando in questo contesto temporale.

Sbalorditive e sconcertanti, infine, le difese d’ufficio dell’amministrazione comunale da parte dell’anonimo Revisore, che accomuna, la crisi contabile del nostro Ente, a quella dei Comuni nei quali si trova a fare il controllore! Svolga, pertanto, il suo ruolo e non entri in dibattimenti politici verso i quali non ha alcun titolo.

Se aumenta la sua indignazione rispetto a questo comunicato, a causa della sua incontrollabile insofferenza al giudizio altrui, ricorra, se creda, alle vie legali a tutela della sua immagine e professionalità, nei confronti del sottoscritto, mai chiamate in causa in una sola delle argomentazioni esposte dal capogruppo di Area Democratica nel Documento consiliare.

Ben altri sono i suoi compiti, compresi quelli di intercettare situazioni di tensione finanziaria tra riscossioni e pagamenti, prima che le stesse evolvano in condizioni di più gravi forme di criticità. Compresa l’eventualità di un suo ricorso alla denuncia, verso altri organismi di controllo dei conti della pubblica amministrazione, qualora le sue raccomandazioni non dovessero essere accolte.  Quando un Ente ricorre al prestito ed alla disponibilità dei fondi vincolati, per poter affrontare la spesa corrente, è chiaro ed evidente che non può più contare sulla certezza delle Entrate, nel mentre gli si pone di fronte il problema della rigidità delle Uscite. Al fine di poter onorare gli impegni, è giocoforza ricorrere all’indebitamento.

L‘essiccamento della Cassa, a distanza di poco tempo dall’inizio del corrente Esercizio finanziario, non ha, sostanzialmente, cause contingenti! Riteniamo che le politiche amministrative di questa maggioranza, per il determinarsi di nuovi vincoli e debolezze economiche che si sono determinati a causa della instabilità contabile di questo Esercizio, non possano più ricalcare le stesse impronte degli anni precedenti!

Le crisi finanziarie del Comuni non avvengono a caso o per responsabilità di altri! Né, hanno una breve gestazione.  Il nostro auspicio, ma siamo seriamente preoccupati, è che non si debba ricorrere, nel corso dell’Esercizio, ad ulteriori prestiti e, quindi, a nuovi indebitamenti per il nostro Comune”.

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